Cellulite: Cos’é?

Spesso chiamata in causa come mero problema estetico, la cellulite è in realtà un’alterazione dell’ipoderma con ipertrofia delle componenti connettive e adipose. Tale stato è definito clinicamentePEFS, acronimo di pannicolopatia-edemato-fibrosclerotica.

In questa condizione, esiste una modificazione nell’equilibrio dei sistemi venoso e linfatico, che provocano perciò un rallentamento del flusso ematico e una stasi di liquidi negli spazi intercellulari (la cosiddetta ritenzione idrica).

L’ipoderma è la sezione del tessuto deputata al bilancio calorico, cioè scioglie i grassi (azione lipolitica) quando il fabbisogno lo richiede e li deposita (azione di liposintesi) quando il bilancio calorico è positivo, cioè ce ne sono in eccesso. In altre parole, nell’ipoderma è contenuta la riserva calorica per l’organismo, chiamata pannicolo adiposo. Questo, nelle donne si distribuisce prevalentemente nella regione inferiore del corpo,sensibile all’azione degli ormoni femminili, estrogeni e progesterone (conformazione fisica di tipo ginoide).

Cellulite

Di contro, gli uomini (e le donne di conformazione androide) presentano un accumulo adiposo soprattutto nella regione centrale del corpo, quindi sull’addome, sui fianchi e sul petto.

Il pannicolo adiposo, per svolgere correttamente la funzione di soddisfazione del fabbisogno calorico del corpo, deve essere sufficientemente irradiato di vasi capillari con ottimo flusso microcircolatorio. Quindi tutto ciò che interferisce con la funzionalità ottimale del microcircolo della massa adiposa provoca a lungo andare una compressione dei vasi che produce di conseguenza una serie di problemi nell’ipoderma e nel derma.

Ecco quindi l’insorgenza di questo inestetismo, che è costituita da una alterazione delle funzioni metaboliche del tessuto adiposo.

Gli stadi della cellulite

Il termine cellulite è comunemente impiegato riferendosi alla irregolarità cutanea degli arti inferiori (e non solo) dovuta alla conformazione particolare del pannicolo adiposo. Si indica quindi con il termine cellulite un inestetismo cutaneo adiposo. Ciò effettivamente è errato perché la cellulite è una grave e fortunatamente poco frequente malattia del tessuto connettivo (it.wikipedia.org/wiki/Cellulite). È ormai cosi comune chiamare cellulite all’ inestetismo cutaneo adiposo che il termine viene impiegato in ambito medico.

Primo stadio (Cellulite edematosa)

La fase iniziale della cellulite è determinata da una stasi dei liquidi nel tessuto adiposo, soprattutto nei distretti corporei come: caviglie, polpacci, cosce e braccia. E’ caratterizzata dalla presenza di gonfiore (edema) dovuti al ristagno di liquidi nel tessuto e di accumulo di grasso e acqua nelle cellule.

Il derma è ancora tesa ed elastico ma si comincia ad avvertire un senso di pesantezza agli arti; se la cute viene compressa non rimangono “impronte”. E’ difficile riconoscerla ad occhio nudo.

Secondo stadio (Cellulite fibrosa)

Il tessuto connettivo presente nell’ipoderma aumenta di volume, provocando un indurimento al tatto della parte e l’aspetto tipicamente a buccia d’arancia della cute. I noduli sono molto visibili stringendo tra le dita una plica cutanea.

A causa dell’insufficiente drenaggio delle scorie accumulate e dell’insufficiente ossigenazione dei tessuti, le cellule adipose rimangono imprigionate nei tessuti circostanti ed inizia il processo di fibrosi reattiva con formazione di fini nodulazioni che, se non contrastato, può evolvere verso lo stadio successivo in cui è facile la formazione di macronoduli.

La cute assume un colorito spento, si arrossa se compressa e assume il cosiddetto aspetto “a buccia d’arancia” se viene stretta fra le dita. Spesso sono presenti capillari dilatati, anche in forma ramificata. Sono tutti sintomi di cattiva ossigenazione, fragilità vasale.

Terzo stadio (Cellulite sclerotica)

Il tessuto interessato è duro, freddo e dolente. La superficie cutanea è irregolare a causa della sclerosi delle fibre che formano noduli rilevati e affossati.

Vi è sensibile rallentamento del flusso sanguigno e linfatico. I noduli adiposi risultano aumentati e dolenti al tatto. La fibrosi iniziale si è trasformata in vera e propria sclerosi tissutale che forma ciò che viene definito comunemente “pelle a materasso”.

Le zone più colpite dalla cellulite

Premesso che sono le donne i bersagli maggiormente colpiti da questo stato, anche l’età e la conformazione soggettiva incidono sulla qualità, quantità e localizzazione della cellulite.

In alcuni soggetti, la cellulite è presente solo in determinate zone, mentre per altri, si trova diffusamente. Solamente mani, piedi e viso sono completamente esenti da questo problema, mentre gli altri distretti corporei possono esserne colpiti in maniera differente.

Cellulite alle gambe:

La cellulite si forma facilmente negli arti inferiori. In particolar modo sulle cosce, con aspetto diverso per l’esterno, l’interno e la parte posteriore. Le prime cause di aggravamento del problema in questa parte sono date dall’abbigliamento attillato, come i jeans (o altri pantaloni che costringono la gamba e segnano l’inguine), e dalla postura scorretta, cioè lo stare seduti a lungo e con le gambe accavallate.

La cellulite può essere presente anche sul polpaccio, nella parte posteriore, all’interno del ginocchio e sulle caviglie.

Zone cellulite: Braccia

La cellulite, nella parte interna delle braccia, è flaccida mentre nella parte esterna appare più compatta, con un aspetto generale edematoso.

Anche le spalle possono essere interessate dal problema, soprattutto in età avanzata. La cellulite si presenta molle e concentrata all’altezza del collo, sino a giungere alle ascelle, dove spesso diventa un tutt’uno con la cellulite delle braccia.

Zone cellulite: Fianchi-glutei:

Qui la presenza di cellulite è legata maggiormente ad un eccesso adiposo e si presenta sia di tipo molle che compatto. Le natiche diventano spesso flaccide con ipotonia muscolare e rilassatezza diffusa.

cellulite glutei

Cause della cellulite: fattori primari

Alcuni fattori congeniti sono motivo che predispone il soggetto alla formazione della cellulite, in particolare le donne e soprattutto quelle di razza caucasica.

Il genere femminile l’azione degli estrogeni è il responsabile della conformazione fisica “a pera”, o ginoide, quindi l’accumulo di adipe viene concentrato sui fianchi e nel distretto inferiore del corpo, con conseguente ritenzione idrica e problemi di microcircolazione del sangue. Con lo sconvolgimento ormonale tipico dell’adolescenza, il problema cellulite diventa quindi manifesto.

Altra causa primaria per la formazione della cellulite è la familiarità con questo problema, cioè l’ereditarietà.

Cause della cellulite: fattori secondari

Per la donna, due cause principali, ma non congenite, (quindi fattori cosiddetti secondari) della formazione della cellulite sono il ciclo mestruale e la gravidanza. Prima del ciclo infatti si accentua l’aspetto irregolare della pelle a causa del maggiore ristagno di liquidi. In gravidanza, invece, aumenta il livello di estrogeni che provoca ritenzione idrica, affaticamento della circolazione sanguigna e aumento dell’appetito.

Sempre per cause ormonali è anche il miglioramento della situazione della cellulite nel periodo della menopausa.

Cause della cellulite: fattori che aggravano

Oltre alle cause primarie e secondarie che scatenano la cellulite, ci sono alcuni fattori che possono aggravare una situazione preesistente, e sono di tipo comportamentale. Conoscendo quali possono essere, è semplice intuire quale sia lo stile di vita corretto da adottare non tanto per curare la cellulite, quanto piuttosto per prevenirne il peggioramento.

I fattori che contribuiscono all’aggravarsi della cellulite sono:

Assumere spesso cibi grassi, calorici e molto sapidi favorisce la ritenzione idrica, oltre che l’accumulo di adiposità localizzata.

Il sovrappeso è causa e fattore aggravante della buccia d’arancia.

Dimagrimento troppo rapido e non equilibrato, per cui il tessuto muscolare appare ceduto ptosico, con conseguente rilassamento cutaneo.

Vita troppo sedentaria. La mancanza di movimento favorisce il ristagno di liquidi e la ritenzione drica nei tessuti, con un conseguente aspetto gonfio e a buccia d’arancia della pelle. Attività fisica regolare aiuta il metabolismo, la circolazione sanguigna e il naturale smaltimento delle tossine. Infine previene ed elimina le adiposità, mantenendo efficiente la muscolatura.

La postura scorretta, soprattutto l’abitudine ad accavallare le gambe, favorisce la stasi venosa e linfatica, perché il sangue fatica a risalire a causa della compressione dei vasi.

Anche l’abbigliamento troppo aderente costringe i vasi e affatica il ritorno venoso.

Alla stessa maniera, scarpe strette o con il tacco troppo alto, impediscono il meccanismo di naturale pompaggio del sangue dal tallone verso l’alto.

La stasi circolatoria è provocata anche dallo stare troppo in piedi senza muoversi.

Stipsi cronica e cattiva motilità intestinale sono causa di pressione ai vasi sanguigni e, di conseguenza, fattore aggravante della cellulite.

Il fumo agisce come un vasocostrittore, perciò il microcircolo viene compromesso, provocando accumulo di liquidi e contribuendo all’invecchiamento precoce dei tessuti.

Lo stress altera il tasso ormonale, favorendo la cellulite.

Fattori secondari

Per la donna, due cause principali, ma non congenite, (quindi fattori cosiddetti secondari) della formazione della cellulite sono il ciclo mestruale e la gravidanza. Prima del ciclo infatti si accentua l’aspetto irregolare della pelle a causa del maggiore ristagno di liquidi. In gravidanza, invece, aumenta il livello di estrogeni che provoca ritenzione idrica, affaticamento della circolazione sanguigna e aumento dell’appetito.

Sempre per cause ormonali è anche il miglioramento della situazione della cellulite nel periodo della menopausa.

Fattori che aggravano

Oltre alle cause primarie e secondarie che scatenano la cellulite, ci sono alcuni fattori che possono aggravare una situazione preesistente, e sono di tipo comportamentale. Conoscendo quali possono essere, è semplice intuire quale sia lo stile di vita corretto da adottare non tanto per curare la cellulite, quanto piuttosto per prevenirne il peggioramento.

I fattori che contribuiscono all’aggravarsi della cellulite sono:

Assumere spesso cibi grassi, calorici e molto sapidi favorisce la ritenzione idrica, oltre che l’accumulo di adiposità localizzata.

Il sovrappeso è causa e fattore aggravante della buccia d’arancia.

Dimagrimento troppo rapido e non equilibrato, per cui il tessuto muscolare appare ceduto ptosico, con conseguente rilassamento cutaneo.

Vita troppo sedentaria. La mancanza di movimento favorisce il ristagno di liquidi e la ritenzione drica nei tessuti, con un conseguente aspetto gonfio e a buccia d’arancia della pelle. Attività fisica regolare aiuta il metabolismo, la circolazione sanguigna e il naturale smaltimento delle tossine. Infine previene ed elimina le adiposità, mantenendo efficiente la muscolatura.

La postura scorretta, soprattutto l’abitudine ad accavallare le gambe, favorisce la stasi venosa e linfatica, perché il sangue fatica a risalire a causa della compressione dei vasi.

Anche l’abbigliamento troppo aderente costringe i vasi e affatica il ritorno venoso.

Alla stessa maniera, scarpe strette o con il tacco troppo alto, impediscono il meccanismo di naturale pompaggio del sangue dal tallone verso l’alto.

La stasi circolatoria è provocata anche dallo stare troppo in piedi senza muoversi.

Stipsi cronica e cattiva motilità intestinale sono causa di pressione ai vasi sanguigni e, di conseguenza, fattore aggravante della cellulite.

Il fumo agisce come un vasocostrittore, perciò il microcircolo viene compromesso, provocando accumulo di liquidi e contribuendo all’invecchiamento precoce dei tessuti.

Lo stress altera il tasso ormonale, favorendo la cellulite.

Prevenire la cellulite

La cura della cellulite è davvero difficile e non risolutiva, infatti ogni trattamento punta piuttosto sul miglioramento della situazione sul piano estetico. Piuttosto è più semplice la prevenzione, che comporta solamente adottare alcune piccole strategie e cambiamenti nella proprie abitudini, come: curare l’alimentazione, indossare capi comodi, evitare posture scorrette e fare movimento.

In particolare, i migliori consigli anticellulite sono:

  • Bere molto per aiutare il circolo linfatico, e mangiare molta frutta e verdura.
  • Adottare uno stile alimentare sano e povero di sodio, senza però dimagrire troppo in fretta.
  • Ridurre o eliminare fumo e alcol.
  • Fare regolarmente attività fisica, perché su un fisico tonico la cellulite si nota meno e si aiuta la circolazione.
  • Sottoporsi a cicli di massaggio che aiutano lo smaltimento delle tossine e la circolazione linfatica, in particolare il massaggio linfodrenante.
  • Utile è la ionoforesi applicata nelle zone critiche e la radiofrequenza bipolare.
  • Praticare in un centro medico la mesoterapia. In alcuni casi i miglioramenti della cellulite sono anche molto soddisfacenti.