Se ne parla molto negli Stati Uniti, dove numerosi chirurghi di grido affermano di praticarla. Ma da oltreoceano la chirurgia delle parti intime è giunta anche nei centri più all’avanguardia d’Italia, dove sono già molte le donne che la richiedono. Perché star bene nella propria pelle è il vero benessere

Dal dialogo aperto paziente-chirurgo è emersa una nuova esigenza in fatto di bellezza, ovvero il desiderio, un tempo inconfessabile, ma ora sempre più diffuso, di “sentirsi a posto” anche nella zona genitale. I primi a praticare la nuova chirurgia delle parti intime sono, come sempre, i grandi chirurgi americani, ma anche in Italia nei migliori centri di chirurgia estetica è approdato il nuovo trend. Così si è finalmente raggiunta la possibilità di appagare il desiderio di sentirsi belle (è il caso di dirlo) a 360 gradi.

“La maggior parte delle pazienti che richiedono un tipo di intervento di questo genere – riferiscono gli specialisti del Medical Laser di Padova, centro di chirurgia laser d’avanguardia – sono spinte dal disagio che provano quando percepiscono un’anomalia in una zona così privata. Temono il giudizio del partner e vivono il difetto fisico quasi sentendosi anormali. Una situazione così va decisamente affrontata. Perché continuare ad arrovellarsi per un problema risolvibile con un piccolo intervento chirurgico? Tanto più che le moderne tecnologie permettono una soluzione in giornata, senza ricovero”.

Ma come sorge ad una donna l’idea di avere “qualcosa che non va” nell’aspetto della zona genitale? Lo abbiamo chiesto agli specialisti del Medical Laser, che ci spiegano…

I parametri dell’ estetica intima

È raro che chi si rivolge al chirurgo estetico per correggere qualche dismorfia della zona intima, prima ne abbia parlato con il proprio ginecologo: “Precisiamo che non stiamo parlando di disfunzioni fisiche o sessuali, ma semplicemente dell’aspetto estetico della vagina. Perciò le donne non ritengono necessario parlarne col medico, si imbarazzano. Eppure è grande il peso che alcune sentono di portare a causa di un difetto in una parte del corpo così privata. Addirittura arrivano a negarsi al partner e una piccola dismorfia riesce a danneggiare la serenità. Come arrivano a percepire il difetto come tale? Alcuni parametri della bellezza sono quasi universali: la simmetria, ad esempio, che in questo caso è riferita alle piccole e grandi labbra. Oppure la regolarità nei profili e l’armonia delle curve. Infine, ogni esito cicatriziale è considerata un macchia, anche in questa zona”.

La chirurgia più richiesta

Tra i numerosi interventi realizzabili, alcuni spiccano per maggiore frequenza di richieste. “Primo tra tutti la correzione delle piccole labbra. Segue poi la richiesta di ridurre il volume del pube, o, al contrario, di incrementarlo. Per donne che hanno avuto esperienza di parto con episiotomia, poi, c’è la possibilità di eliminare le cicatrici che, oltre che brutte a vedersi, spesso sono anche fastidiose”.

Analizziamo quindi i diversi tipi dei difetti più comuni e l’approccio chirurgico più adatto per risolverli.

PUBE “GRASSOTTELLO”

Per una questione fisiologica, il grasso può concentrarsi nella regione pubica creando un evidente dislivello rispetto all’addome. In questo caso si può provvedere con una mini lipoaspirazione mirata, realizzata in anestesia locale, attraverso un’incisione di un paio di millimetri.  Rimosso il grasso in eccesso che sormonta il monte di Venere, il pube ritroverà un profilo più armonioso e sensuale senza tracce visibili della chirurgia. Spesso tale accorgimento viene realizzato simultaneamente alla lipoaspirazione dell’addome.

…O ECCESSIVAMENTE “OSSUTO”

Con l’avanzare dell’età, molti depositi adiposi vengono riassorbiti e perdono rotondità. È anche il caso del pube che, senza l’adeguata percentuale di grasso sopra il monte di Venere, non ha più l’aspetto turgido di quello di una ragazza. “In questo caso – intervengono gli specialisti – l’intervento consigliato è il lipofilling della zona”. In anestesia locale viene prelevata una certa quantità di grasso dalla paziente stessa in un punto nascosto. Successivamente, lo stesso grasso prelevato e purificato, viene riposizionato sul pube, conferendo una nuova discreta rotondità. Trattandosi di materiale autologo, cioè proveniente dal soggetto stesso, l’adipe iniettata non subirà rigetto. Anche questo intervento è breve e avviene in regime di day surgery.

SIMMETRIA E GIUSTA PROPORZIONE

Come accennavamo, ci sono fattori che nel corpo umano sono canoni assodati e universali per determinare la bellezza, come la simmetria. Il concetto vale anche per gli organi genitali: “le donne sono molto sensibili in questo senso avvertono che c’è qualcosa di sbagliato se notano un’asimmetria. In genere l’intervento richiesto riguarda le piccole labbra, che vengono rese simmetriche grazie ad una precisa incisione laser. Il ritorno a casa avviene poco dopo l’intervento. L’unico accorgimento sarà quello di evitare movimenti delle gambe (ginnastica) e una particolare attenzione all’igiene per favorire la cicatrizzazione senza rischio di infezioni, considerando l’umidità costante della zona”.

Anche la dimensione stessa delle piccole labbra può dare fastidio “e non solo esteticamente – aggiungono gli specialisti – se queste sono troppo lunghe e pendenti, infatti, oltre che imbarazzare in presenza di un partner, possono rendere doloroso o fastidioso il rapporto sessuale. Anche molte attività possono diventare scomode con questo piccolo grande difetto, come andare in bicicletta”. L’intervento di riduzione è estremamente semplice e molto rapido grazie all’impiego del laser che elimina le eccedenze di mucosa e armonizza i margini. Si risolve in pochi minuti dopo un’anestesia locale e la piccola incisione guarirà in breve senza lasciare tracce.

DOPO IL PARTO

Si stima che in Italia, al momento del parto, ammonti a ben il 60-70%la percentuale di donne sottoposte ad episiotomia. L’episiotomia è l’incisione chirurgica della pelle e dei muscoli del perineo nella parte posteriore della vagina e viene praticata quasi di routine durante il primo parto, per prevenire danni al neonato e lacerazioni maggiori che sarebbero difficili da suturare.

La chirurgia estetica può intervenire anche in questo caso, correggendo sia la cicatrice (asportando il tessuto danneggiato) sia per riportare a condizioni normali l’apertura della vagina. Molto spesso, infatti, in seguito al parto e all’episiotomia (ma anche all’età), l’apertura può risultare ingrandita o asimmetrica.

PERCHÉ LA CHIRURGIA

Intervenire chirurgicamente per migliorare l’aspetto dei genitali ha le stesse motivazioni di un qualsiasi altro intervento di chirurgia estetica. “Anche in questo caso – concludono gli specialisti del Medical Laser – la chirurgia è solo un mezzo per riconciliare la persona con la propria immagine, e ciò è possibile in modo molto semplice e rapido a patto che vengano impiegate strumentazioni e procedure di ultima generazione”.