Rischio del trapianto dei capelli: Aspettative irrealistiche
Il rischio più ricorrente nel trapianto dei capelli è che i risultati attesi non siano puntualmente raggiunti. Risulta fondamentale per ogni tipo d’intervento di chirurgia estetica che il paziente sia portatore di un livello di aspettativa realistico e corretto. Bisogna che quello che è ottenibile tecnicamente sia compatibile con ciò che il paziente pensa di ottenere.
Con la tecnica Micro FUE HD questo rischio è inconsistente in quanto i risultati ottenuti sono quasi sempre molto di più di quello che i pazienti si aspettavano di vedere. E’ una grande soddisfazione per la nostra Clinica poter dire: “Se avete aspettative alte, siamo la scelta giusta!”
Qualche decennio fa la distanza tra i risultati ottenibili e le aspettative dei pazienti era talmente ampia che questo tipo di chirurgia era caratterizzato da un grado di soddisfazione basso. Per ottenere un risultato accettabile era necessario fare più di 2 o 3 sessioni con tempi di ricrescita molto lunghi per cui il percorso – dall’inizio alla fine – poteva essere oltre 3 anni.
Oggi con la tecnica Micro FUE HD è possibile – quasi sempre – ottenere il risultato desiderato in una unica sessione chirurgica aspettando solo alcuni mesi. La tecnica FUE mediamente trapianta 1000 – 2000 unità follicolari. La Micro FUE HD trapianta fino a 5000 unità follicolari (oltre 11.000 capelli) in una unica sessione con una densità d’impianto ultra elevata. Risulta difficile immaginare di non poter soddisfare le aspettative di un paziente esigente.

Trapianto capelli: Ridurre il rischio di aspettative irrealistiche
Per ridurre questo rilevante rischio di insoddisfazione del trapianto sono funzionali le seguenti attività:
- Informare il paziente sulle caratteristiche del risultato ottenibile nello specifico caso
- Mostrare foto prima e dopo che illustrino casi analoghi
- Descrivere la variabilità biologica del risulto
- Eseguire un intervento che rispecchi lo “Stato dell’Arte” chirurgico
- Gestire e monitorare il post operatorio
Tutti i rischi possono essere ridotti – anche se non del tutto annullati – grazie a specifici accorgimenti.
Cosa fare se la complicanza “aspettative irrealistiche” si è verificata?
Potrebbe succedere che l’aspettativa del paziente per quanto riguarda il risultato sia fattibile con una seconda seduta di trapianto. In questo caso basterà quindi procedere con l’intervento secondario e conseguentemente la soddisfazione del paziente potrà essere raggiunta. Se invece il paziente ha comunque aspettative tecnicamente non possibili, bisognerà prendere atto che l’intervento non andava eseguito e che il paziente non potrà essere soddisfatto. Ciò comporta una sconfitta per il chirurgo che non ha potuto portare a compimento l’obiettivo di migliorare la qualità della vita del soggetto.