controindicazioni del trapianto capelli

Quali sono le controindicazioni del trapianto capelli?

Cosa sono le controindicazioni? Sono specifiche condizioni cliniche presenti nel soggetto interessato che rendono l’intervento chirurgico più rischioso o addirittura sconsigliato.

Il trapianto di capelli trova indicazione in pazienti con zone calve o diradate che non hanno reagito ha trattamenti clinici o che non desiderano assumere i relativi farmaci per evitare il rischio degli effetti indesiderati. Il paziente deve essere consapevole che i capelli trapiantati sono geneticamente più forti e difficilissimamente cadranno. I capelli “originari” ancora rimasti sulla zona diradata potranno ancora cadere e rendere meno piacevole il risultato ottenuto dal trapianto. Le aspettative del paziente in relazione al risultato devono essere realistiche principalmente tenendo conto che la procedura non prevede l’aumento dei capelli in testa ma la loro ridistribuzione.

Trapianto di capelli: tecniche e controindicazioni

Il trapianto di capelli è una soluzione efficace per contrastare la calvizie, ma non è privo di controindicazioni, che variano a seconda della tecnica utilizzata. La scelta del metodo deve essere basata su un’attenta analisi del caso individuale e delle condizioni del paziente, in modo da garantire il miglior risultato possibile.

Le principali tecniche di trapianto di capelli

1. FUT (Follicular Unit Transplantation)

Questa tecnica, nota anche come “tecnica della striscia”, comporta l’escissione di una sezione di cuoio capelluto dalla zona donatrice (solitamente la nuca). Dopo l’escissione, il tessuto prelevato viene sezionato in unità follicolari da trapiantare nella zona ricevente.

  • Vantaggi:
    • Adatta per casi di calvizie avanzata, in quanto consente di prelevare un gran numero di follicoli in una sola seduta.
    • La qualità dei follicoli estratti è spesso elevata, garantendo una buona sopravvivenza dei capelli trapiantati.
  • Controindicazioni:
    • La procedura è invasiva e richiede l’uso di suture, con un tempo di guarigione più lungo.
    • Può lasciare una cicatrice lineare permanente nella zona donatrice, visibile se i capelli sono corti.
    • È controindicata per pazienti con problemi di guarigione, diabete non controllato o disturbi della coagulazione.

2. FUE (Follicular Unit Extraction)

La tecnica FUE consiste nell’estrazione delle unità follicolari una alla volta utilizzando strumenti specifici. Questa metodologia evita incisioni ampie e suture.

  • Vantaggi:
    • Meno invasiva rispetto alla FUT, con tempi di recupero più rapidi.
    • Non lascia cicatrici lineari, ma piccole cicatrici puntiformi che risultano meno visibili.
    • È più flessibile per quanto riguarda lo stile di capelli, anche per tagli molto corti.
  • Controindicazioni:
    • Può richiedere più tempo rispetto alla FUT, soprattutto per interventi su ampie aree.
    • Non è indicata per pazienti con una zona donatrice particolarmente debole o insufficiente.
    • Rischio di traumi al cuoio capelluto se non eseguita da un chirurgo esperto.

3. Micro FUE

La Micro FUE rappresenta un’evoluzione della FUE tradizionale. In questa tecnica, si preleva una sezione dell’unità follicolare (es. uno o due follicoli da un’unità composta da tre o più). Questo approccio mira a preservare la densità nella zona donatrice e ridurre ulteriormente il trauma.

  • Vantaggi:
    • Tra tutte le tecniche, è quella meno invasiva, con un rischio minimo di cicatrici visibili.
    • Ottima per trattamenti mirati o per piccoli interventi, come il rinfoltimento delle tempie o del frontale.
    • Consente un recupero molto rapido, ideale per chi desidera tornare presto alla propria routine quotidiana.
  • Controindicazioni:
    • Richiede maggiore precisione e abilità da parte del chirurgo, aumentando i tempi dell’intervento.

Controindicazioni del trapianto capelli

Il trapianto di capelli è un intervento sicuro ed efficace per la correzione dell’alopecia, ma non è indicato per tutti i pazienti. Ci sono alcune condizioni cliniche che possono rappresentare controindicazioni assolute o relative, ovvero situazioni in cui è sconsigliabile procedere oppure è necessario adottare misure particolarmente cautelative. La valutazione delle controindicazioni del trapianto di capelli è un compito fondamentale del chirurgo, che analizza ogni caso con attenzione durante la visita preliminare.

Ecco le principali condizioni che possono rendere inadatto l’intervento o richiedere precauzioni specifiche:

1. Zona donatrice insufficiente

Una zona donatrice con densità o superficie non adeguata compromette la possibilità di prelevare un numero sufficiente di unità follicolari per ottenere un risultato soddisfacente. Questa situazione può verificarsi nei pazienti con alopecia molto avanzata o con un diradamento diffuso anche nell’area donatrice.

2. Aspettative irrealistiche

Un risultato esteticamente naturale è possibile solo rispettando i limiti biologici e tecnici della chirurgia. Pazienti con aspettative non realistiche, ad esempio chi desidera una densità eccessiva in una sola sessione o un ripristino totale di capelli in aree completamente calve, devono essere opportunamente informati e potrebbero non essere candidati idonei.

3. Predisposizione alla cicatrizzazione ipertrofica

Alcuni pazienti tendono a sviluppare cicatrici ipertrofiche o cheloidi, cioè cicatrici spesse e rilevate, che possono compromettere il risultato estetico del trapianto. Per questi soggetti, l’intervento è generalmente sconsigliato.

4. Capelli estremamente sottili

Il calibro troppo sottile dei capelli e dei follicoli può rendere difficile la manipolazione e l’innesto, compromettendo la riuscita dell’intervento. Durante la visita, il chirurgo valuta attentamente questo aspetto.

5. Assunzione di farmaci anticoagulanti o anti-infiammatori

L’assunzione di farmaci che fluidificano il sangue, come gli anticoagulanti o alcuni anti-infiammatori, aumenta il rischio di sanguinamento durante l’intervento. È essenziale che il paziente informi il chirurgo su eventuali terapie farmacologiche in corso, in modo da programmare una sospensione temporanea se necessario.

6. Patologie dermatologiche del cuoio capelluto

Alcune condizioni, come dermatiti attive, psoriasi, o infezioni fungine, possono rappresentare un ostacolo al trapianto di capelli. In questi casi, è necessario trattare la patologia dermatologica prima di considerare l’intervento.

7. Fumo eccessivo

Il fumo riduce l’afflusso di sangue al cuoio capelluto, ostacolando il processo di guarigione e aumentando il rischio di complicazioni come necrosi dell’area trapiantata. Pazienti fumatori severi sono generalmente sconsigliati dal sottoporsi al trapianto, a meno che non riducano drasticamente il consumo di sigarette prima e dopo l’intervento.

8. Infezioni attive nelle zone interessate

La presenza di infezioni cutanee attive nella zona donatrice o ricevente rappresenta una controindicazione temporanea. È indispensabile risolvere qualsiasi infezione prima di procedere.

9. Patologie sistemiche o psichiatriche non controllate

Condizioni come ipertensione non controllata, diabete scompensato o disturbi psichiatrici non gestiti in modo adeguato possono aumentare il rischio di complicazioni chirurgiche. È fondamentale che il paziente sia in buone condizioni di salute generale prima di affrontare il trapianto.

Il successo del trapianto di capelli dipende non solo dalla tecnica chirurgica, ma anche dall’idoneità del paziente. Per questo motivo, è essenziale che il chirurgo effettui un’analisi approfondita delle condizioni cliniche e delle aspettative del paziente, garantendo la massima sicurezza e il miglior risultato possibile.

Se hai dubbi o desideri maggiori informazioni sulle controindicazioni, prenota una visita presso la nostra clinica: il nostro team sarà lieto di assisterti.

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