Esiti cicatriziali della ginecomastia
La chirurgia della ginecomastia è un intervento sempre più richiesto dagli uomini che desiderano correggere l’ingrandimento anomalo del tessuto mammario. Questo tipo di chirurgia non solo aiuta a migliorare il profilo estetico del torace, ma offre anche benefici psicologici significativi, contribuendo a una maggiore fiducia in sé stessi e a un miglioramento generale della qualità della vita. Gli uomini che si sottopongono a questo intervento spesso riportano una riduzione dell’imbarazzo sociale, una maggiore sicurezza durante le attività fisiche e un rinnovato entusiasmo nel curare la propria immagine personale.
Tuttavia, un elemento cruciale che merita attenzione è rappresentato dalle cicatrici post-operatorie. Queste cicatrici, benché inevitabili, sono il risultato naturale del processo di guarigione del corpo e possono variare in base alla tecnica chirurgica utilizzata e alla risposta individuale del paziente. L’evoluzione delle tecniche moderne consente di ridurre al minimo la loro visibilità, garantendo un risultato estetico più naturale. Inoltre, una corretta gestione post-operatoria è fondamentale per favorire una guarigione ottimale: seguire le indicazioni del chirurgo, applicare creme specifiche e proteggere la zona trattata dal sole sono solo alcune delle accortezze che possono migliorare l’aspetto finale delle cicatrici.
Grazie a un approccio multidisciplinare e a tecnologie avanzate, oggi è possibile ottenere risultati eccellenti con cicatrici che si integrano armoniosamente con la pelle circostante, contribuendo a un miglioramento significativo dell’autostima e del benessere complessivo del paziente.
Ginecomastia vera: Cicatrici
La ginecomastia vera è caratterizzata da uno sviluppo anomalo della ghiandola mammaria maschile. A differenza della pseudo-ginecomastia, che riguarda l’accumulo di tessuto adiposo, il tessuto ghiandolare si presenta più solido e non può essere rimosso tramite la sola aspirazione. In questo caso, si rende necessario un intervento chirurgico più complesso che prevede un’incisione periareolare, cioè lungo il contorno dell’areola, per consentire al chirurgo di accedere direttamente alla ghiandola mammaria da rimuovere.
La cicatrice che ne risulta è generalmente una mezza luna che segue perfettamente il bordo dell’areola, sfruttando questa linea naturale per mimetizzarsi. Grazie alla posizione strategica dell’incisione, la cicatrice risulterà poco visibile già nei giorni successivi all’intervento. Con il passare del tempo e il corretto processo di guarigione, essa diventerà sempre meno evidente, integrandosi in modo armonioso con la pigmentazione naturale della pelle e riducendo così l’impatto estetico. In alcuni casi, il chirurgo può anche adottare tecniche aggiuntive per ottimizzare ulteriormente la cicatrizzazione, come l’uso di suture riassorbibili o di creme specifiche per favorire una guarigione ottimale.
È importante seguire attentamente le indicazioni post-operatorie per prevenire complicazioni e ottenere il miglior risultato estetico possibile.

Pseudo ginecomastia o ginecomastia falsa: Cicatrici
La pseudo ginecomastia, o ginecomastia falsa, si distingue dalla ginecomastia vera per l’assenza di sviluppo anomalo della ghiandola mammaria. In questo caso, l’ingrossamento del torace maschile è causato da un accumulo eccessivo di tessuto adiposo. La soluzione chirurgica prevede la liposuzione dell’area interessata, che viene eseguita tramite una piccola incisione laterale, sufficiente per permettere l’inserimento della cannula chirurgica necessaria per aspirare il grasso in eccesso.
Per quanto riguarda le cicatrici, il segno lasciato dall’incisione sarà generalmente lineare e di pochi millimetri di lunghezza, risultando quindi molto discreto. La posizione strategica dell’incisione ai lati del torace contribuisce a renderla meno visibile. Con il passare del tempo, la cicatrice tende a schiarirsi e a diventare quasi impercettibile, specialmente se il paziente segue le indicazioni post-operatorie fornite dal chirurgo, come l’uso di creme specifiche per la cicatrizzazione e la protezione solare per evitare iperpigmentazioni. L’evoluzione della cicatrice può variare in base a fattori individuali come la qualità della pelle, ma nella maggior parte dei casi si può ottenere un ottimo risultato estetico entro pochi mesi dall’intervento.

Ginecomastia cicatrici: Foto prima e dopo
Da queste due foto “prima dopo” si vedono chiaramente le cicatrici residue in corrispondenza dei due diversi metodi chirurgici. A sinistra si osserva la rimozione della ghiandola con la liposuzione. Si può vedere una piccola cicatrice puntiforme laterale. Attraverso tale incisione si è introdotta la cannula per aspirare il grasso mammario superfluo. A destra si osserva invece una cicatrice periareolare lasciata dall’incisione eseguita per asportare la ghiandola mammaria.


Cura delle cicatrici post-intervento
La gestione delle cicatrici è una parte cruciale del processo di recupero. Ecco alcune linee guida:
- Protezione solare: evitare l’esposizione diretta al sole e utilizzare creme con fattore di protezione elevato per prevenire l’iperpigmentazione.
- Creme siliconiche: possono aiutare a mantenere la cicatrice idratata e favoriscono una guarigione uniforme.
- Massaggi: seguendo le indicazioni del chirurgo, i massaggi possono aiutare a rompere le aderenze e migliorare l’elasticità della pelle
Esiti cicatriziali esteticamente irrilevanti
Ci sono interventi che presentano problematiche rilevanti in merito alla cicatrizzazione e alla visibilità degli esiti cicatriziali. La correzione della ginecomastia non è tra queste procedure. E’ sempre corretto che il paziente candidato voglia conoscere tutti gli aspetti della procedura chirurgica alla quale verrà sottoposto. Va chiarito che nel caso specifico, le cicatrici sono quasi sempre completamente “invisibili” già dopo poche settimane e quindi non sono un argomento determinante della bontà della chirurgia. Rimane sempre il concetto generale della variabilità biologica. Ogni paziente ha risposte diverse e si può verificare una particolare predisposizione alla cicatrizzazione ipertrofica o cheloidea.