La rinoplastica secondaria

Viene denominata secondaria la rinoplastica eseguita per la seconda volta sullo stesso paziente. Normalmente questo intervento ha la finalità di correggere quale imperfezione residuata dal primo intervento. In altri casi viene eseguita per ulteriormente avvicinare la forma del naso all’aspettative del paziente. Altre volte la rinoplastica secondaria cerca di risolvere un risultato del tutto insoddisfacente.

Questo intervento di rinoplastica secondaria non deve essere sottovalutato e addirittura può essere più complesso della prima rinoplastica. Il motivo è legato al fatto che il chirurgo dovrà agire in anatomia osteo-cartilaginea modificata con eventuali elementi fortemente compromessi. A volte potrà essere necessario eseguire un trapianto di osso o di cartilagine. E’ comune che il paziente si rivolga per la rinoplastica secondaria ad un chirurgo diverso. In questo caso quest’ultimo dovrà richiedere la cartella clinica con accurata descrizione del primo intervento e, se necessario, procedere ad accertamenti radiografici del caso.

Nel diverso caso in cui questo intervento venga realizzato per eliminare una piccola “sbavatura” della rinoplastica, l’atto chirurgico potrebbe essere piccolo e addirittura mini invasivo.

Rinoplastica secondaria anatomia

Cause della revisione chirurgica del naso

La procedura secondaria viene eseguita per migliorare o correggere il risultato della rinoplastica primaria. I motivi per cui l’intervento richiede una revisione possono essere:

  1. errore chirurgico durante l’esecuzione
  2. errore di progettazione chirurgica
  3. dissonanza tra aspettative e risultato ottenuto
  4. complicanza in fase di guarigione
  5. non osservazione delle indicazioni post operatorie

Rinoplastica secondaria: Punta del naso

La punta del naso in senso stretto è formata da elementi cartilaginei. Spesso il paziente ha la convinzione che per correggere la punta del naso sia sempre sufficiente un intervento meno invasivo che agisca solo sulle cartilagini. Se si tratta di accorciare la lunghezza della punta o ridurre l’ampiezza delle narici l’atto chirurgico si potrà limitare ad intervenire sulla cartilagini. Se la larghezza o la sporgenza della punta del naso è eccessiva l’intervento dovrà necessariamente accompagnare la modifica anche nella struttura ossea ad essa connessa.

Rinoplastica secondaria: I costi

La rinoplastica secondaria può consistere in un piccolo ritocco di un dettaglio sgradito del risultato della rinoplastica oppure il tentativo di migliorare un risultato decisamente insoddisfacente con evidente compromissione dell’anatomia. Il costo della rinoplastica secondaria varia a seconda del caso specifico partendo da 3000,00€ per il piccolo ritocco estetico e raggiungendo anche 8000,00 / 10000,00€ per una rinoplastica secondaria strutturale con necessità di trapianto osseo e/o cartilagineo.

Rischi della rinoplastica secondaria

I rischi della rinoplastica secondaria sono gli stessi della rinoplastica primaria. In alcuni casi possono essere addirittura ritenuti con probabilità maggiore. Si pensi al paziente che si sottopone ad una rinoplastica secondaria perché il naso presenta una leggera deviazione residua. La correzione della stessa comporterà un maggior rischio di diminuzione della funzione respiratoria in quanto – come sopra indicato – l’ anatomia del naso non è intatta.

Se rimanda il paziente alla visita medica approfondita e personalizzata anticipando che i rischi della rinoplastica secondaria sono i seguenti:

  • Risultato insoddisfacente
  • Diminuzione o alterazione della funzione olfattiva
  • Gonfiore postoperatorio persistente
  • Irregolarità delle ossa post modellamento
  • Asimmetria del naso
  • Riduzione della pervietà nasale