
Cosa fa la capsulectomia?
La capsulectomia è un intervento chirurgico eseguito per rimuovere la capsula fibrosa che si forma intorno alle protesi mammarie in caso di contrattura capsulare. Questa condizione rappresenta una complicanza relativamente rara ma possibile della mastoplastica additiva, che può verificarsi quando il tessuto cicatriziale attorno all’impianto inizia a irrigidirsi, causando dolore, distorsione della forma del seno e disagio per la paziente.
L’obiettivo principale del chirurgo estetico è prevenire la formazione di contratture capsulari durante l’intervento iniziale, attraverso l’uso di tecniche chirurgiche avanzate e la scelta di protesi con caratteristiche specifiche. Ad esempio, esistono evidenze che le protesi mammarie con superficie testurizzata (non liscia) abbiano una minore probabilità di sviluppare questa complicanza rispetto a quelle lisce, grazie alla loro capacità di integrarsi meglio con il tessuto circostante e ridurre l’attrito.
Sintomi che indicano la necessità di una capsulectomia
Non tutte le contratture capsulari richiedono necessariamente un intervento chirurgico. In molti casi, la formazione di una leggera capsula attorno alla protesi è una risposta naturale del corpo all’inserimento di un elemento estraneo. Tuttavia, è opportuno intervenire chirurgicamente in caso di:
- Dolore persistente e intenso: La paziente avverte un dolore al seno che non si attenua con il passare del tempo e che può peggiorare.
- Indurimento del seno: Il seno appare e si sente più rigido rispetto al periodo post-operatorio iniziale.
- Deformazione del profilo mammario: La contrattura può causare un cambiamento evidente della forma del seno, che potrebbe risultare innaturale e asimmetrico.
- Spostamento della protesi: In alcuni casi, la capsula può esercitare una pressione sufficiente a dislocare l’impianto, alterando la posizione della protesi.
Se si presentano questi sintomi, la paziente dovrebbe consultare immediatamente il chirurgo per valutare la gravità della situazione e discutere le opzioni di trattamento.
Trattamenti non chirurgici per la contrattura capsulare
Nei casi meno gravi, è possibile tentare dei trattamenti non chirurgici prima di procedere con la capsulectomia. Ad esempio, la manipolazione energica del seno – eseguita solo dal chirurgo estetico e in un contesto controllato – può aiutare a rompere parzialmente la capsula e a ripristinare la morbidezza del seno. Questa tecnica, conosciuta come “Squeeze”, comporta l’applicazione di una pressione calibrata sull’area interessata, con l’obiettivo di rompere la capsula fibrosa senza compromettere la protesi.
In alternativa, alcuni chirurghi possono raccomandare l’uso di farmaci specifici o iniezioni di steroidi nella zona interessata per ridurre l’infiammazione e l’ispessimento del tessuto cicatriziale. Tuttavia, l’efficacia di queste terapie varia da paziente a paziente e, nei casi più severi, la capsulectomia rimane la soluzione più indicata.
Quando optare per la capsulectomia?
L’intervento di capsulectomia è indicato quando la capsula periprotesica ha raggiunto uno stadio avanzato e non è più possibile alleviare i sintomi con approcci conservativi. A seconda della situazione specifica, il chirurgo potrebbe optare per una capsulectomia totale (rimozione completa della capsula) o una capsulotomia (incisione della capsula per allentarla e creare più spazio per la protesi).
La scelta dell’intervento dipende da fattori quali la gravità della contrattura, la presenza di infezioni o infiammazioni e le preferenze della paziente. In alcuni casi, può essere necessario sostituire anche la protesi mammaria, soprattutto se l’incapsulamento ha compromesso l’integrità dell’impianto o se la paziente desidera un cambiamento nel volume o nella forma del seno.
La prevenzione della contrattura capsulare alla Clinica Pallaoro
Alla Clinica Pallaoro, particolare attenzione viene riservata alla prevenzione della contrattura capsulare attraverso una serie di accorgimenti che iniziano già durante la fase pre-operatoria. La scelta delle protesi viene effettuata in base alle specifiche esigenze della paziente e alle caratteristiche anatomiche del suo corpo. Durante l’intervento, si adottano tecniche chirurgiche rigorose per minimizzare il rischio di contaminazione e per garantire un corretto posizionamento dell’impianto.
Nel periodo post-operatorio, le pazienti vengono seguite attentamente con controlli programmati e un’assistenza personalizzata per monitorare il processo di guarigione e intervenire tempestivamente in caso di segni precoci di contrattura capsulare. Viene inoltre fornito supporto per insegnare alla paziente eventuali tecniche di automassaggio che possono contribuire a mantenere la capsula flessibile e prevenire l’ispessimento eccessivo.