
L’addominoplastica è un intervento di chirurgia estetica che ha lo scopo di rimodellare l’addome, eliminando l’eccesso di pelle e grasso e, quando necessario, riposizionando i muscoli retti. È particolarmente indicata nei pazienti che presentano rilassamento cutaneo, spesso conseguente a gravidanze o dimagrimenti importanti.
Non si tratta di una procedura per perdere peso, ma di un intervento per restituire tonicità e proporzione alla zona addominale. Spesso viene abbinata alla liposuzione, che consente di rifinire il profilo corporeo, e alla correzione della diastasi, una separazione muscolare tipica dopo le gravidanze.
L’intervento di addominoplastica permette di ottenere un addome più compatto, teso e visibilmente ringiovanito. Tuttavia, affinché i risultati siano duraturi, è fondamentale adottare uno stile di vita equilibrato. Variazioni significative del peso corporeo possono compromettere i benefici ottenuti, alterando la distribuzione del tessuto adiposo e la qualità della cute.
In questo articolo analizzeremo cosa può accadere se si ingrassa dopo un’addominoplastica, quali sono le conseguenze estetiche e funzionali, e quali strategie adottare per preservare nel tempo il risultato raggiunto con l’intervento.
L’importanza di mantenere il peso dopo l’intervento
Dopo un’addominoplastica, è essenziale mantenere il peso corporeo stabile. L’intervento non è una soluzione contro il sovrappeso ma una procedura di rimodellamento estetico. Un aumento di peso può non solo alterare i risultati estetici, ma anche causare fastidi funzionali come la sensazione di tensione, disagio nella postura o difficoltà nel vestirsi.
Mantenere il peso è cruciale per rispettare i limiti di elasticità cutanea: una pelle che è stata chirurgicamente tesa e adattata può non sopportare nuove espansioni volumetriche, portando a rilassamenti e irregolarità della superficie addominale.
Cosa succede se si ingrassa dopo l’addominoplastica
Se il paziente ingrassa in modo significativo dopo l’addominoplastica, le conseguenze possono essere:
- Aumento del volume addominale, anche se la distribuzione del grasso potrebbe risultare differente rispetto a prima dell’intervento.
- Ricomparsa di lassità cutanea: la pelle, nuovamente sollecitata, può stirarsi e perdere tono, soprattutto se il tessuto era già compromesso prima dell’intervento.
- Depositi adiposi localizzati: il grasso può accumularsi in nuove aree, compreso l’addome superiore o i fianchi, rendendo la silhouette meno armonica.
- Cicatrice che cambia aspetto: una trazione eccessiva sulla pelle può rendere la cicatrice più visibile, spessa o retraente.
- Asimmetrie corporee: l’aumento di peso può avvenire in modo non omogeneo, generando sproporzioni nel profilo corporeo.
L’addome operato ingrassa come prima?
Dopo l’intervento, il grasso sottocutaneo (quello immediatamente sotto la pelle) viene rimosso in gran parte nella zona trattata. Tuttavia, l’organismo può continuare ad accumulare grasso viscerale, ovvero quello profondo, intorno agli organi interni. Questo tipo di grasso non viene rimosso chirurgicamente e può alterare il profilo addominale, creando un rigonfiamento “dall’interno”.
Inoltre, se il paziente ingrassa, l’organismo può depositare grasso in aree alternative, come cosce, dorso, braccia o volto, talvolta con effetto innaturale. Questa ridistribuzione del tessuto adiposo è un adattamento fisiologico e rende ancora più importante il controllo del peso corporeo.
Aumento di peso lieve vs aumento di peso importante
Un aumento di peso lieve (2-3 kg), specie se dovuto a ritenzione idrica transitoria o variazioni stagionali, solitamente non compromette il risultato estetico, soprattutto se il paziente mantiene una buona tonicità muscolare e stile di vita attivo.
Un aumento importante (oltre 10 kg) può invece:
- Compromettere il profilo addominale creando nuove protrusioni
- Generare nuove pieghe cutanee, specialmente nelle zone periombelicali
- Rendere evidente la cicatrice chirurgica a causa della tensione
- Causare insoddisfazione estetica e psicologica, con possibile richiesta di revisione chirurgica
È possibile rifare l’addominoplastica?
In alcuni casi, è possibile eseguire una addominoplastica secondaria, soprattutto quando l’aumento di peso è seguito da una nuova perdita di peso che ha lasciato pelle in eccesso. Questa procedura è tecnicamente più complessa perché i tessuti sono già stati manipolati, e la cicatrice preesistente potrebbe limitare la libertà di movimento cutanea.
Alcune alternative meno invasive includono:
- Liposuzione localizzata per ridurre nuovi accumuli adiposi
- Trattamenti di rassodamento cutaneo non chirurgici, come radiofrequenza frazionata, HIFU (ultrasuoni focalizzati) o tecnologie a laser frazionato
- Microneedling con radiofrequenza, per migliorare la qualità della pelle e la texture
Come evitare l’aumento di peso dopo l’intervento
Il successo a lungo termine dell’addominoplastica dipende da uno stile di vita sano. Alcuni consigli pratici:
- Alimentazione bilanciata, con controllo delle porzioni e preferenza per alimenti integrali, vegetali freschi, proteine magre e grassi buoni (come olio extravergine di oliva, frutta secca)
- Attività fisica regolare, che può includere camminate, nuoto, pilates o allenamenti funzionali. L’esercizio aiuta a mantenere il metabolismo attivo e a tonificare la muscolatura addominale
- Monitoraggio del peso: pesarsi una volta a settimana può aiutare a intercettare tempestivamente aumenti non desiderati
- Supporto psicologico e nutrizionale, soprattutto per pazienti che hanno subito variazioni importanti di peso o hanno una relazione complicata con il cibo
FAQ
L’addome rimane piatto anche se ingrasso un po’?
Un lieve aumento di peso non compromette visibilmente l’addome, ma può influire sulla tonicità generale e favorire accumuli adiposi in zone non trattate.
Posso ingrassare solo in altre zone del corpo?
Sì, dopo l’addominoplastica il grasso tende ad accumularsi in zone alternative come cosce, fianchi e dorso, generando talvolta sproporzioni corporee.
Il grasso viscerale può rovinare il risultato?
Sì, il grasso viscerale si deposita attorno agli organi interni e può creare gonfiore addominale, vanificando l’aspetto piatto ottenuto con l’intervento.
Dopo quanto tempo posso riprendere dieta e attività fisica?
Una dieta bilanciata può iniziare subito; l’attività fisica leggera dopo 3-4 settimane, intensa dopo 6-8 settimane, su indicazione medica.
Esistono trattamenti per mantenere il risultato?
Sì, trattamenti come radiofrequenza, microneedling e laser frazionato aiutano a mantenere la pelle tonica e sostenere i risultati nel tempo.
Se ho una gravidanza dopo l’addominoplastica cosa succede?
La gravidanza può compromettere il risultato estetico, con possibile lassità cutanea e diastasi, rendendo necessario un secondo intervento correttivo.
La pelle si rilassa di nuovo se prendo peso?
Sì, un nuovo aumento di peso può causare stiramenti cutanei e rilassamento, soprattutto se seguito da successivo dimagrimento.
Quanto è comune ingrassare dopo l’intervento?
Ingrassare è possibile se non si seguono abitudini sane. Tuttavia, molti pazienti restano motivati a mantenere il peso dopo aver visto i risultati.
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