Come si esegue l’intervento?
La procedura di addominoplastica è finalizzata alla correzione dell’addome rilassato e adiposo attraverso la tecnica di rimozione della pelle e adipe in eccesso.
La lassità cutanea può avere diversi gradi e coinvolgere una zona del corpo più o meno ampia. Questa può essere lieve e limitata alla zona addominale (tipicamente presente in donne che hanno avuto una o più gravidanze oppure pazienti di una certa età di peso normale con lieve accumulo adiposo) oppure marcata ed estesa a più zone del corpo (comune alle persone ex obese o con forte sovrappeso). Questi due casi rappresentano gli estremi possibili all’interno dei quali sono possibili varia combinazioni.
La pluridecennale esperienza del dott. Carlo Alberto Pallaoro rende l’intervento di addominoplastica e nei casi più estesi di body lifting (una combinazione tra addominoplastica + torsoplastica + lifting cosce + lifting braccia) una procedura personalizzata ai propri bisogni.
Tecnica chirurgia dell’ addominoplastica base
L’anestesia praticata per l’addominoplastica è di tipo epidurale (loco regionale), in modo da rendere insensibile al dolore esclusivamente la zona interessata. In abbinamento all’anestesia, viene somministrato un sedativo endovenoso che consente al paziente di non vivere e assistere vigile all’intervento, ma affrontarlo serenamente, in un sonno profondo, evitando comunque i disagi legati all’anestesia generale. La procedura prevede un ampio scollamento dei tessuti, e la normale conseguenza sarebbe quindi un’importante perdita di sangue. Per evitare il rischio di sanguinamento e favorire una rapida ripresa postoperatoria, la zona addominale viene dunque infiltrata con una soluzione di adrenalina diluita che, grazie all’azione vasocostrittrice, riduce la perdita di sangue.
Prima della procedura l’addome si presenta rilassato e adiposo. Il chirurgo disegna – con il paziente in piedi – la porzione di cute da rimuovere.
E’ molto importante che il disegno tenga conto del grado di lassità cutanea specifica del paziente in modo che la tensione post operatoria sia tale da non spostare il posizionamento della cicatrice. La stessa deve coincidere con la piega addominale ed essere nascondibile da uno slip normale.
La lunghezza dell’incisione è direttamente proporzionale al grado di lassità.
Vengono eseguite due incisioni che partono dalla zona dei fianchi, l’una passando sopra l’ombelico e l’altra sopra il pube. Questo elisse delimita la zona di pelle che verrà asportata. Una terza incisione viene fatta attorno all’ombelico per liberarlo dallo spostamento del tessuto cutaneo.
Come tecnica di allentamento e riduzione del tessuto adiposo si esegue una liposuzione addominale. Dopo lo scollamento e attenta emostasi (coagulazione dei vasi) viene asportato il tessuto cutaneo in eccesso insieme all’eventuale eccesso adiposo sottostante.
Spesso i pazienti con lassità cutanea addominale presentano anche i muscoli retti addominali rilassati. Tale circostanza è correggibile eseguendo la tecnica di addominoplastica. Infatti le fasce muscolari addominali vengono rassodate chirurgicamente attraverso una serie di suture con speciali fili che ripristinano la compattezza dell’ addome.
Dopo aver scollato il tessuto cutaneo, rassodato chirurgicamente i muscoli retti addominali e verificato ulteriormente la emostasi del campo operatorio, si procede con lo scivolamento verso il basso della cute sovraombelicale. L’ombelico viene fatto riaffiorare nella sua posizione naturale e si procede alla sutura dei lembi per piani. La sutura dovrà essere tale da resistere la trazione del movimento del paziente senza provocare una ipertrofia cicatriziale. La qualità della cicatrice dipende non solo del chirurgo ma in grande parte è collegata al riposo post operatorio e alla caratteristiche personali del paziente. L’intervento si conclude con l’applicazione dei bendaggi compressivi.
Il risultato finale ottenuto è quello di un addome più piatto con una forma armonica in relazione con il resto del corpo. Residua una cicatrice lunga che scorre da una fianco all’altro passando per la zona sovrapubica.
La cicatrice attorno all’ombelico è normalmente trascurabile perchè “confusa” nella comune irregolarità dello stesso.