
Anatomia del seno
Gli elementi che compongono l’anatomia del seno – dal punto di vista chirurgico estetico ed ai fini dell’illustrazione dell’intervento alla candidata paziente – possono essere suddivisi schematicamente in:
- derma
- capezzolo / areola
- dotti galattofori
- ghiandola mammaria
- tessuto adiposo
- muscolo pettorale
- costole
L’aumento chirurgico del seno deve tener conto del fatto che ogni donna presenta caratteristiche anatomiche uniche. La programmazione dellla mastoplastica additiva deve essere quindi personalizzata in relazione proprio a le diverse caratteristiche fisiche e tissutali .
La scelta delle protesi, come la tecnica chirurgica, vanno valutate quindi attentamente perché un seno “su misura” é senza alcun dubbio un seno più bello e dalla parvenza naturale. Prima di sottoporsi alla mastoplastica additiva, il risultato chirurgico viene accuratamente programmato, rilevando le caratteristiche del seno (forma, volume, qualità della pelle, proporzione del capezzolo e dell’areola) nonché le aspettative della paziente.
In particolare mastoplastica additiva, vengono presi in considerazione i seguenti parametri:
- Distanza tra capezzolo e capezzolo
- Distanza tra capezzolo e fossetta giugulare
- Distanza tra solco mammario e mammelle
- Distanza tra capezzolo e solco sottomammario
Mastoplastica additiva: Indicazioni al intervento
L’intervento di chirurgia estetica del seno con l’inserimento di protesi può essere consigliabile in uno dei seguenti casi:
- Ipotrofia mammaria (seno piccolo): Sviluppo del seno inesistente, scarso o non ritenuto adeguato
- Asimmetria tra una mammella e l’altra
- Svuotamento e lieve rilassamento del seno
- Dimensione del seno miro di quella desiderata dalla paziente
- Proporzioni corporee non armoniche dovute alla ridotta dimensione del seno
Un apprezzabile ingrandimento della mammella deve tenere conto dei seguenti fattori dell’anatomia del seno:
- spessore della pelle
- forma e proiezione della protesi
- volume e diametro della protesi
Sede della protesi al seno
Lo stesso tipo di impianto inserito in soggetti diversi non produrrà mai lo stesso risultato. Il posizionamento della protesi dipende dalla specifica anatomia del seno della paziente.
Le opzioni sono:
Mastoplastica additiva in sede retromammaria (dietro la ghiandola)
La protesi viene inserita dietro il tessuto mammario. La tecnica viene consigliata nel caso vi sia un adeguato spessore di tessuto (oltre 2 cm) al di sopra del tessuto mammario.
Se la protesi viene inserita di fronte al muscolo, ci sarà un maggiore controllo nei confronti della forma e del riempimento del nuovo seno.
Mastoplastica additiva in sede retromuscolare (dietro il muscolo)
La protesi viene inserita – sempre attraverso una incisione periareolare – dietro al muscolo pettorale. Questa scelta è dovuta a caratteristiche anatomiche specifiche della paziente (tessuto cutaneo sottile / ghiandola mammaria molto piccola).
Mastoplastica additiva in sede parzialmente retromuscolare
La protesi al seno viene inserita solo parzialmente dietro al muscolo pettorale. La tecnica é consigliata nei casi in cui lo spessore del tessuto sia inferiore ai 2 cm ed in caso di seno ptosico (rilassato), che verrà così ricollocato ad un’altezza ideale.
Caratteristiche della protesi al seno
Solo ed esclusivamente a scopo esemplificativo vengono di seguito indicate alcuni casi tipici:
- Cute sottile, tessuto mammario minimo: Protesi di medie dimensioni, in modo da non causare un eccessivo stiramento della pelle.
- Seno svuotato e rilassato, tessuto mammario minimo: Più stretta rispetto al tessuto mammario.
- Cute tesa, tessuto mammario moderato: Anche di grandi dimensioni, in quanto il tessuto mammario é sufficiente in questo caso a coprire la protesi e a renderla meno evidente.
- Cute molto rilassata, tessuto mammario moderato: Non troppo grande perché la cute non ne sopporterebbe il peso.
Tutte le indicazioni fornite in questo sito ed in particolare in questa pagina devono essere ritenute assolutamente indicative. Specificamente si sottolinea che la dimensione ideale della protesi e comunque determinata dalle aspettative della paziente.