cartilagine in chirurgia estetica

Cos’è la cartilagine?

La cartilagine è un tessuto connettivo solido ma flessibile, fondamentale per la struttura e il supporto di varie parti del corpo, come il naso, le orecchie, la trachea e le articolazioni. È costituita principalmente da condrociti, cellule immerse in una matrice extracellulare composta da collagene, proteoglicani e fibre elastiche. Una caratteristica distintiva della cartilagine è l’assenza di vasi sanguigni, il che la rende dipendente dalla diffusione dei nutrienti provenienti dai tessuti circostanti. Questa proprietà, pur conferendole grande resistenza, limita significativamente la sua capacità di autoriparazione in caso di danno.

Tipologie di cartilagine:

  1. Cartilagine ialina – Liscia e lucida, è la più diffusa nel corpo umano. Si trova nelle articolazioni e nei setti nasali. È utilizzata spesso negli innesti per chirurgia estetica grazie alla sua resistenza e flessibilità.
  2. Cartilagine elastica – È ricca di fibre elastiche e si trova nel padiglione auricolare e nell’epiglottide. È ideale per interventi che richiedono maggiore flessibilità.
  3. Fibrocartilagine – Più densa e rigida, è localizzata nei dischi intervertebrali e nei menischi. È adatta per funzioni di ammortizzazione e sostegno.

La cartilagine nella chirurgia estetica e ricostruttiva

La cartilagine è ampiamente utilizzata in chirurgia estetica e ricostruttiva per le sue proprietà strutturali ed elastiche. È essenziale per correggere difetti anatomici, ripristinare funzioni compromesse e migliorare l’aspetto estetico.

1. Rinoplastica – Modellare e sostenere il naso

Nella chirurgia del naso, la cartilagine svolge un ruolo cruciale. Può essere modellata (cartilagine alare), rinforzata o ricostruita per ottenere una forma più armoniosa e naturale.

  • Cartilagine del setto nasale: È spesso utilizzata per creare innesti strutturali durante una rinoplastica. Viene prelevata dalla parte centrale del naso e modellata per rinforzare il dorso o la punta.
  • Cartilagine auricolare: Se la cartilagine del setto non è sufficiente, si ricorre a quella dell’orecchio. È particolarmente utile per correggere difetti estetici nella punta del naso.
  • Cartilagine costale: In interventi complessi, come la rinoplastica secondaria o ricostruttiva, si utilizza la cartilagine prelevata dalle costole. Questo materiale offre resistenza e quantità adeguata per ricostruzioni importanti.

L’uso della cartilagine garantisce risultati duraturi e naturali, riducendo il rischio di riassorbimento rispetto a materiali sintetici.

Pagina consigliate: Rinoplastica & anatomia del naso

cartilagine del naso

2. Otoplastica – Correzione delle orecchie prominenti

La cartilagine auricolare viene modellata o piegata durante l’otoplastica per correggere difetti congeniti come le orecchie a sventola o irregolarità nella forma.

  • Rimodellamento con incisioni e sutura: La cartilagine viene incisa e riposizionata per ottenere una forma più armoniosa e aderente al capo.
  • Innesti cartilaginei: In casi più complessi, possono essere utilizzati piccoli innesti per rinforzare o ricreare porzioni mancanti della struttura auricolare.

3. Mentoplastica e malaroplastica – Rimodellamento facciale

La cartilagine è utilizzata anche per creare supporti strutturali in interventi come la mentoplastica (correzione del mento) e la malaroplastica (aumento degli zigomi).

  • Aumento del mento: Piccoli innesti cartilaginei possono essere utilizzati per modellare un mento più pronunciato e armonioso.
  • Rinforzo degli zigomi: In alternativa agli impianti sintetici, la cartilagine naturale è spesso preferita per garantire maggiore compatibilità biologica.

FAQ sulla cartilagine nella chirurgia estetica

1. Perché si usa la cartilagine naturale invece dei materiali sintetici?
La cartilagine naturale è altamente biocompatibile e offre risultati estetici più naturali e duraturi. È meno soggetta a rigetto o infezioni rispetto ai materiali sintetici.

2. La cartilagine prelevata si rigenera?
No, la cartilagine non si rigenera spontaneamente. Per questo motivo, il prelievo deve essere pianificato con cura, evitando di compromettere la funzione delle aree donatrici.

3. Da quali aree del corpo viene prelevata la cartilagine?
Le principali fonti sono:

  • Setto nasale – ideale per piccoli innesti.
  • Orecchie – flessibile e facilmente modellabile.
  • Costole – utile per grandi ricostruzioni.

4. Quali sono i rischi associati agli innesti cartilaginei?
I principali rischi includono:

  • Riassorbimento parziale o deformità.
  • Infezione post-operatoria.
  • Mobilità o spostamento dell’innesto.

5. Gli innesti cartilaginei possono rompersi?
No, la cartilagine è altamente resistente e non si rompe facilmente. Tuttavia, può subire piccole modifiche di forma nel tempo, soprattutto nei primi mesi post-operatori.

6. È doloroso prelevare la cartilagine dalle costole?
Il prelievo di cartilagine costale richiede un piccolo intervento chirurgico, ma viene eseguito in anestesia locale o generale per minimizzare il dolore. Dopo l’intervento, il dolore è gestibile con farmaci antidolorifici.