Innesto cutaneo: tecnica chirurgica avanzata per la ricostruzione estetica e rigenerativa della pelle

L’innesto cutaneo è una tecnica chirurgica ricostruttiva che consiste nel trasferimento di un segmento di cute da una zona donatrice a un’area del corpo che ha subito la perdita della copertura cutanea, spesso a causa di ustioni gravi, traumi, interventi oncologici o lesioni croniche come le ulcere. Questo tipo di intervento rappresenta uno dei pilastri della chirurgia plastica ricostruttiva, con implicazioni importanti anche in ambito estetico, laddove il danno cutaneo comporta un impatto psicologico rilevante o altera l’armonia del corpo o del volto.

La cute trapiantata viene prelevata da una regione del corpo in cui vi è disponibilità di tessuto compatibile per colore, spessore e qualità, e può essere a spessore parziale (epidermide e parte del derma) oppure a tutto spessore (epidermide + derma completo). In alcuni casi specifici si utilizzano innesti compositi, che comprendono anche cartilagine o altri tessuti, come nella ricostruzione auricolare.

L’attecchimento dell’innesto è un processo biologico delicato che prevede tre fasi:

  1. Imbibizione plasmatica: nutrimento passivo nei primi giorni.
  2. Inosculazione vascolare: i capillari del sito ricevente si uniscono a quelli dell’innesto.
  3. Rivascolarizzazione attiva: formazione di nuovi vasi sanguigni che stabilizzano l’innesto.

Il successo dell’intervento dipende da numerosi fattori: sterilità del campo chirurgico, perfetta adesione dell’innesto, assenza di movimenti, assenza di raccolte sierose o emorragiche, e buona perfusione sanguigna del letto ricevente.

Alla Clinica Pallaoro, l’innesto cutaneo viene eseguito con strumenti microchirurgici di ultima generazione, e in alcuni casi viene combinato a trattamenti rigenerativi con PRP (plasma ricco di piastrine) o fattori di crescita per stimolare la rigenerazione dermo-epidermica e favorire un’integrazione estetica più armoniosa.

Tipologie di innesto cutaneo e criteri di scelta

Innesto a spessore parziale (split-thickness skin graft – STSG)

Comprende l’epidermide e parte del derma. Viene scelto per la copertura di aree estese e si caratterizza per una maggiore facilità di attecchimento. Tuttavia, il risultato estetico può risultare meno naturale (cute più sottile e più chiara).

Innesto a tutto spessore (full-thickness skin graft – FTSG)

Include epidermide e tutto il derma. Ideale per zone visibili come il viso, il collo e le mani, perché garantisce una maggiore qualità estetica, mantenendo colore, consistenza e elasticità più simili alla cute originale.

Innesto composito

Utilizzato per aree che necessitano anche di supporto strutturale, come nella ricostruzione del naso, delle palpebre o delle orecchie. Contiene cute + cartilagine o altri tessuti.

Cause comuni che rendono necessario un innesto cutaneo

  • Ustioni di II-III grado con perdita irreversibile del rivestimento cutaneo.
  • Escissioni chirurgiche per tumori cutanei maligni (basalioma, melanoma, carcinoma squamoso).
  • Traumi ampi o profondi, con perdita di sostanza e/o contaminazione infettiva.
  • Ulcere croniche (vascolari, diabetiche, da decubito) resistenti a terapia conservativa.
  • Cicatrici retraenti post-chirurgiche o post-traumatiche che limitano la funzionalità.
  • Ricostruzione post-oncologica (seno, volto, genitali).

Innesto cutaneo in chirurgia estetica

In campo estetico, l’innesto cutaneo non viene impiegato con finalità puramente cosmetiche, ma può essere fondamentale nella correzione di inestetismi derivanti da complicanze chirurgiche, patologie o traumi. Alcuni casi tipici includono:

  • Correzione di cicatrici patologiche (cheloidi, retrazioni, cicatrici pigmentate o infossate).
  • Rinoplastica secondaria in pazienti con necrosi cutanea post-rimozione di protesi o traumi.
  • Blefaroplastica complicata con perdita della cute palpebrale.
  • Mastoplastica secondaria con necrosi parziale della pelle.
  • Esiti da laser frazionato aggressivo o peeling chimico profondo.

Alla Clinica Pallaoro, si associano tecniche complementari per il perfezionamento estetico dell’area trattata, come:

  • Laser frazionato CO₂ per migliorare texture e colore dell’innesto.
  • Microneedling con PRP per stimolare il rimodellamento dermico.
  • Lipofilling autologo per aumentare la naturalezza e l’elasticità della zona.
  • RF microneedling Vacuum per il recupero dell’elasticità e il miglioramento della vascolarizzazione post-innesto.

Possibili complicanze dell’innesto cutaneo

  • Non attecchimento dell’innesto per ischemia, infezione o movimento.
  • Cicatrici ipertrofiche o discromiche nella zona ricevente o donatrice.
  • Differenze cromatiche tra innesto e cute circostante (più chiaro o lucido).
  • Necrosi parziale dell’innesto nei margini distali.
  • Dolore persistente nella sede donatrice.
  • Fenomeni di rigetto, nei rari casi di innesto omologo o eterologo.

FAQ sull’innesto cutaneo

Qual è la differenza tra innesto e lembo cutaneo?
L’innesto viene trasferito senza vascolarizzazione, mentre il lembo conserva i propri vasi e viene ruotato o trasposto nella sede ricevente.

È possibile ottenere un risultato estetico naturale?
Sì, soprattutto con innesti a tutto spessore. La combinazione con tecniche di medicina estetica avanzata migliora ulteriormente il risultato.

Quali sono i tempi di guarigione?
Il primo attecchimento avviene in 10-14 giorni, ma la maturazione cicatriziale può durare anche 6-12 mesi.

Si può fare in anestesia locale?
Sì, per innesti di piccole o medie dimensioni. I grandi innesti richiedono anestesia generale.

L’area donatrice guarisce bene?
Solitamente sì. Con prelievi superficiali, la cute si rigenera spontaneamente. Per gli innesti a tutto spessore, la zona donatrice va suturata.

Ci sono alternative meno invasive?
Per piccoli difetti o esiti cicatriziali si possono usare laser frazionati, needling, lipofilling, ma in casi complessi l’innesto resta la soluzione più efficace.

Si può eseguire un innesto anche dopo un fallimento chirurgico?
Sì, l’innesto è spesso utilizzato come salvataggio nei casi di complicanze da interventi estetici precedenti.