Ecco la chirurgia che “ricuce” il tessuto smagliato.

Sono messe in evidenza dall’abbronzatura e stanno –insolenti!- come un’inopportuna e strana mappa proprio nei punti di forza della seduzione. Le smagliature minano l’uniformità del colorito e la compattezza della pelle. Che fare? Guai rassegnarsi!

Approfondimento: Chirurgia estetica smagliature

Si presentano come aree infossate generalmente rettilinee di tessuto atrofico, parallele tra loro e perpendicolari al senso di “trazione” della cute. Sono le smagliature, piccole lesione di carattere estetico (antiestetico!) che compaiono quando la pelle non è sufficientemente elastica.

Purtroppo la cosmesi non ha ancora sviluppato il prodotto in grado di cancellare le strie e anche la medicina estetica possiede armi limitate. Non scoraggiamoci, però, la buona notizia è nella tecnologia microchirurgica messa a punto dal dottor Carlo Alberto Pallaoro, specialista in chirurgia plastica a Padova e ideatore del Trilix, uno speciale “microdrill” chirurgico ad altissima velocità in grado di asportare gradualmente il tessuto danneggiato della smagliatura senza lasciare tracce rilevanti della procedura. Ma prima di tutto cerchiamo di capire che cosa sono le smagliature e che cosa possiamo fare per evitarle.

L’IDENTIKIT

Vengono clinicamente definite “atrofie dermo epidermiche a strie” e sono vere e proprie cicatrici, create da “ferite” del collagene contenuto nel derma medio e profondo. Le fibre collagene, ovvero costituite dalla sostanza che dà alla pelle elasticità e la rende compatta, vengono lesionate e i margini tendono ad allontanarsi.  La prima conseguenza è un assottigliamento della pelle superficiale (smagliatura rossa); con l’aggravarsi della situazione si forma poi una lieve depressione della cute che si infossa in corrispondenza del cedimento, ed ecco la smagliatura bianca: una sorta di “crepa” nella struttura della pelle. La causa è sempre una insufficiente elasticità del derma.

DUE TIPI, DUE COLORI

– SMAGLIATURA ROSSA: è la fase iniziale della smagliatura, assolutamente vietati sono il sole e le lampade che cicatrizzerebbero la stria rendendola indelebile.

– SMAGLIATURA BIANCA: la fase di cicatrizzazione della lesione è completa, il tessuto è diventato fibroso, quindi la stria è permanente. L’unica soluzione resta l’asportazione chirurgica.

LA TECNICA MICROCHIRURGICA

Ridurre gradualmente la superficie smagliata. Questo l’obiettivo della nuova terapia microchirurgica delle smagliature, tecnica che consente risultati apprezzabili indipendentemente dalle dimensioni, dal numero e dall’età delle strie. La micro chirurgia estetica si basa su una serie di microasportazioni realizzate con il Trilix nell’arco di tre o quattro sedute. Il drill microchirurgico, è una sorta di piccolissimo trapano ad alta velocità dotato di quattro distensori cutanei, ha l’estremità a punta cava calibrata per l’asportazione di un tondino di tessuto atrofico del diametro di appena un millimetro. “Grazie a queste multiple microasportazioni – riferisce il dottor Carlo Alberto Pallaoro – le smagliature possono essere ora trattate senza attivare un importante processo di cicatrizzazione lasciando, a guarigione avvenuta, tracce esteticamente non rilevanti.” Le micro asportazioni non richiedono punti di sutura, ma la sola applicazione di un cerotto cutaneo in grado di rimarginare in 7/10 giorni il piccolo foro lasciato dal drill. Completato il processo di guarigione, la zona trattata non riporterà esiti cicatriziali esteticamente rilevanti della microchirurgia. Attraverso la microchirurgia la smagliatura viene ridotta gradualmente (richieste tre/quattro sedute di 30 minuti ciascuna, a distanza di 15/20 giorni una dall’altra).

La messa a punto della tecnica Trilix ha decretato la fine della permanenza delle smagliature che, come le cicatrici, possono oggi essere progressivamente eliminate. Attenzione però alle condizioni indispensabili perché l’esito della seduta sia soddisfacente.

DUE CONDIZIONI NECESSARIE

L’asportazione delle smagliature attraverso la tecnica microchirurgica può avvenire su qualsiasi parte del corpo, a patto che:

1) la pelle non sia tendente a cicatrizzazione ipertrofica/cheloidea (altrimenti le microasportazioni lascerebbero sgradite tracce

2) la superficie cutanea non sia completamente smagliata (la smagliatura deve essere circondata da tessuto in buone condizioni).

CHIRURGIA ESTETICA DELLE SMAGLIATURE

La smagliatura ideale per essere trattata microchirurgicamente é completamente circondata da tessuto in buone condizioni ed è presente su una pelle che non ha tendenza a cicatrizzazione ipertrofico/cheloidea. Dopo l’anestesia locale infiltrativa, il Trilix viene appoggiato sulla smagliatura; lo strumento é dotato di quattro distensori cutanei in grado di spianare perfettamente la pelle circostante mentre il puntale esegue le dovute microasportazioni Per ovvie ragioni non è possibile asportare in un’unica volta l’intera smagliatura (occorre dare tempo alla parte trattata di guarire). Con la prima seduta, ad ogni modo, la smagliatura viene visibilmente ridotta. Come unica medicazione, viene applicato un cerotto chirurgico, da rimuoversi dopo 7/10 giorni dal trattamento. A distanza di 15/20 giorni, si procede con la seconda seduta. Per completare il lavoro microchirurgico spesso si richiede una terza e quarta seduta. A guarigione avvenuta, la zona dove un tempo c’era la smagliatura non riporterà segni importanti della microchirurgia. La tecnica Trilix risulta così l’unica in grado di asportare le smagliature senza lasciare cicatrici esteticamente rilevanti.

Approfondimento: Chirurgia estetica smagliature