Addominoplastica, chirurgia estetica dell’addome pendulo

addominoplastica addome rilassatoLa pancia è un punto cruciale per molte donne e uomini. Tra gli inestetismi della zona addominale più rilevanti troviamo il famoso “addome a grembiule”, una situazione estetica che che può essere corretta con risultati apprezzabili attraverso il lifting addominale chiamato tecnicamente addominoplastica.

Un addome eccessivamente rilassato non è solo un inestetismo che può turbare l’accettazione e la stima di sé, ma è anche una limitazione dal punto di vista pratico (indossare alcuni vestiti, praticare attività fisica) ed una barriera fisica e psicologica nel rapporto “con gli altri”.

Cosa causa il grembiule addominale?

La formazione di un ventre “a grembiule” è principalmente legata al cedimento (ptosi) delle fasce muscolo-cutanee addominali. Venendo a mancare la struttura di sostegno, i tessuti addominali – richiamati anche dalle forze gravitazionali – scendono dalla loro sede originaria, determinando un addome pendulo, cascante. L’entità della dismorfia è direttamente proporzionata alla quantità di grasso e di cute presenti prima dello sfaldamento. Le cause del rilassamento addominale sono molteplici: età, sedentarietà, posture scorrette, sovrappeso seguito da repentino dimagramento,  una o più gravidanze.

Gli inestetismi dell’addome

Addome con eccesso di pelle

E’ il grado più lieve di dismorfismo della zona addominale. La pancia grinzosa può interessare anche le persone giovani e, nelle donne, può manifestarsi con una certa incidenza dopo il parto. L’eccesso di cute é concentrato prevalentemente nelle regioni sotto l’ombelico mediana e paramediane. Chirurgicamente si può intervenire con il lifting addominale.

Addome con eccesso di grasso

Questo tipo di dismorfia si rileva prevalentemente nei quadrati inferiori e laterali dell’addome (“maniglie”). L’indicazione terapeutica propria di questa situazione é la liposuzione della regione fianchi/addome.

Addome globoso

Con questa terminologia si intende un addome interessato da un eccesso sia di cute che di adipe. Tra le alterazioni della parete addominale, questa é la situazione più estrema. L’addome si presenta pendulo od addirittura cascante, con eventuale diastasi (“separazione”) dei muscoli retti. L’unica soluzione in grado di riportare la zona alle migliori condizioni é l’addominoplastica, con aspirazione simultanea del grasso in eccesso.

Rassodare l’addome!

Un addome “a grembiule” non deve essere confuso con un addome semplicemente adiposo: in quest’ultimo caso basterebbe una lipoaspirazione a correggere la dismorfia, mentre in caso di ptosi addominale la soluzione é il lifting. “L’intervento – spiega il dottor Carlo Alberto Pallaoro, specialista in Chirurgia Plastica a Padova – viene realizzato in day hospital in anestesia locale o peridurale (accompagnata da sedazione). La tecnica prevede l’asportazione della cute in eccesso, l’avvicinamento delle fasce muscolari, il riposizionamento dell’ombelico e l’eventuale lipoaspirazione dell’adipe in eccesso nella zona fianchi/ventre”.


Il rassodamento chirurgico dell’addome viene personalizzato in modo da offrire al paziente il massimo beneficio morfologico e funzionale. Per un rimodellamento personalizzato e dai risultati naturali, il chirurgo dovrà valutare prima dell’intervento lo stato dell’addome, rilevando la quantità di cute e di grasso da asportare e l’eventuale grado di rilassamento dei muscoli addominali.  L’obiettivo della chirurgia é di riportare la struttura muscolo-cutanea alla sua sede ideale. L’evoluzione delle tecniche chirurgiche consente oggi una chirurgia in giornata priva di ogni disagio. Il rimodellamento dell’addome avviene in pochi minuti, in anestesia locale o peridurale accompagnata da sedazione e comporta tempi di guarigione ridottissimi. Gli interventi hanno un’elevata resa estetica sia perché il ritocco avrà un aspetto non solo armonioso ma anche naturale, sia perché l’esito cicatriziale dell’intervento potrà essere “nascosto” entro il bordo di uno slip anche ridotto od essere esteticamente non rilevante se trattato successivamente con la microchirurgia estetica (Trilix).

Le fasi

  1. Il lifting addominale viene realizzato considerando il sistema superficiale di fasce. Questa attenzione consente di risollevare con efficacia i tessuti soggetti a ptosi e di fornire un sostegno di più lunga durata. Con risultati più naturali sia durante le attività statiche sia durante le attività dinamiche.
  2. La tecnica prevede l’asportazione della cute in eccesso, l’avvicinamento delle fasce muscolari, il riposizionamento dell’ombelico e l’eventuale aspirazione del grasso in eccesso nella zona fianchi/ventre.
  3. Il rimodellamento dell’addome lascia un’unica cicatrice, sottile ed orizzontale, appena sopra il pube. Questa può essere perfettamente nascosta anche da uno slip di ridotte dimensioni o trattata a due mesi dall’intervento con la microchirurgia estetica, tecnica ideata dal dottor Carlo Alberto Pallaoro, basata su  microasportazioni realizzate con un innovativo drill: il Trilix.