L’intervento per correggere le palpebre cadenti è molto efficace nel ridonare agli occhi la luce persa. La blefaroplastica può essere superiore, inferiore o totale.

Palpebre cadenti: Perché si formano?

Le palpebre – così come tutto il resto del corpo – sono soggette al normale ed inesorabile processo d’invecchiamento. Con il passare degli anni la pelle tende a diventare meno elastica,  più sottile e rilassata. Quando si verifica l’invecchiamento palpebrale, si osserva una ptosi del tessuto cutaneo come illustrato nell’immagine qui accanto.

Ma non è solo colpa del tempo! A volte succede che le palpebre siano cadenti molto precocemente e ciò è dovuto ad una predeterminazione genetica. Si tratta del “modello palpebrale di famiglia”. In questo caso si potrà osservare il problema già in età adolescenziale e ovviamente lo stesso peggiorerà con l’invecchiamento. Le palpebre cadenti possono essere anche una caratteristica etnica. Gli orientali presentano una particolare conformazione delle palpebre superiori.

Quando fare l’intervento alle palpebre cadenti?

La blefaroplastica è una procedura di chirurgia estetica. L’intervento non è necessario quando l’inestetismo è presente ma invece è necessario quando l’inestetismo provoca disagio nel paziente riducendo qualità della vita e autostima. E’ molto importante comprendere bene questo punto. Nessun intervento di chirurgia estetica è necessario. Può essere solo necessario correggere i difetti estetici che creano disagio. Quelli che invece non creano disagio sono semplicemente caratteristiche estetiche personali.

Appurata la questione psicologica, è consigliabile l’intervento alle palpebre candenti quando si verifica una diminuzione dell’ampiezza oculare dovuta proprio alla ptosi palpebrale. Se le palpebre superiori si appoggiano eccessivamente quando il paziente ha gli occhi aperti, addirittura toccando le ciglia, può essere indicabile l’intervento di blefaroplastica.

Attenzione alle aspettative

L’intervento alle palpebre cadenti è molto efficace nel ringiovanire la zona degli occhi. Il paziente sarà soddisfatto se le aspettative sono coerenti con l’azione dell’intervento. Se invece il paziente – ad esempio – pensa di ringiovanire il viso con la blefaroplastica, ovviamente rimarrà deluso anche se il risultato della procedura fosse eccellente.