palpebre cadenti: punti in evidenza

Le palpebre cadenti sono un difetto estetico abbastanza frequente che rende lo sguardo stanco e triste. Si tratta di un inestetismo di piccole dimensioni con un grande effetto negativo sull’aspetto del paziente. Il disagio causato dall’inestetismo può essere tale da compromettere la qualità della vita del paziente e indurre lo stesso a limitare l’interazione sociale.

Scegliere l’intervento adeguato per correggere le palpebre cadenti risolve l’inestetismo e ridona serenità al paziente.

Perché si formano le palpebre cadenti?

La ptosi cutanea è una caratteristica normale dell’invecchiamento. Con il passare degli anni le caratteristiche della pelle di tutto il corpo si deteriorano. La cute infatti diventa meno elastica e si assottiglia. Alcune aree del corpo – in funzione della sua posizione – possono evidenziare maggiormente il rilassamento cutaneo. Ad esempio il viso, le palpebre e il seno – proprio perché pendono – lasciano percepire maggiormente la perdita di elasticità.

La causa principale delle palpebre cadenti è l’invecchiamento. Possono aggravare l’inestetismo altri fattori come l’eccessiva esposizione ai raggi solari, il fumo e lo stile di vita non corretto.

A volte si verifica che un paziente in giovane età e con pelle normalmente elastica presenta le palpebre cadenti. In questo caso non si tratta di un inestetismo legato al deterioramento della qualità cutanea ma semplicemente al modello palpebrale. Si tratta cioè di una caratteristica genetica del soggetto.

Blefaroplastica: L’intervento per le palpebre cadute

La procedura consigliabile per la correzione di questo insidioso inestetismo è la blefaroplastica. Si tratta di una tecnica di chirurgia estetica che rimuove il tessuto cutaneo in eccesso attraverso l’escissione di una sottile porzione di cute palpebrale. La dimensione e la forma della pelle rimossa sono importanti perché influenzano l’aspetto finale.

L’inestetismo può presentarsi sulle palpebre superiori, inferiori o su tutte due. Quasi sempre l’inestetismo è bilaterale e cioè presente simmetricamente su entrambi gli occhi.

L’intervento alle palpebre si esegue in anestesia locale con sedazione oppure in anestesia generale. L’atto chirurgico dura 15 – 30 minuti e – dopo un periodo di osservazione di qualche ora – il paziente può essere dimesso in sicurezza.

In alcuni casi si osserva la palpebra superiore cadente ma tale condizione è dovuta al rilassamento delle sopracciglia. La correzione in questo caso richiede il sollevamento dell’arcata superiore con l’intervento di lifting delle tempie.