Pancia piatta e tonica. Addominoplastica vs. liposuzione

Le lunghe sudate in palestra ti hanno fatto ottenere un fisico tonico, ma non quanto speravi! La dieta bilanciata ha rimesso in riga l’intestino, eppure la pancetta è sempre lì. Che fare contro i rotolini testardi che non se ne vanno? La soluzione è nelle innovative tecniche di chirurgia: scoprirai in queste pagine che in una giornata puoi tornare più piatta e tonica. Dedicato a tutte coloro che vivono…trattenendo il fiato!

Chiamale, se vuoi, maniglie. Oppure pancetta, o rotolini… sono tutti tratti tipici della donna di costituzione androide, con fianchi stretti e gambe sottili. Generalmente questo tipo di costituzione fisica ha la tendenza ad accumulare grasso a livello dell’addome e nella regione superiore del corpo. Se anche una dieta pensata per sgonfiare i ristagni intestinali e un’attività fisica mirata possono donare tonicità e benessere, sarà comunque davvero difficile sbarazzarsi di quello che è stato stabilito dal patrimonio genetico. Ma intervenendo chirurgicamente a livello di cute, adipe e struttura muscolare si può ritrovare la tanto agognata pancia piatta. Tanto più che le diverse soluzioni chirurgiche innovative sono tutte praticabili in giornata, senza ricovero.

Chirurgia estetica personalizzata

“Il rassodamento chirurgico dell’addome viene personalizzato in modo da offrire al paziente il massimo beneficio morfologico e funzionale”, commenta il dottor Carlo Alberto Pallaoro, specialista in chirurgia plastica a Padova e nostro consulente in queste pagine. Per un rimodellamento personalizzato e dai risultati naturali, il chirurgo dovrà valutare prima dell’intervento lo stato dell’addome, rilevando la quantità di cute e di grasso da asportare e l’eventuale grado di rilassamento dei muscoli addominali.“L’obiettivo della chirurgia é di riportare la struttura muscolo-cutanea alla sua sede ideale”. L’evoluzione delle tecniche chirurgiche consente oggi una chirurgia in giornata priva di disagi.

Non esiste –ahinoi!- un solo inestetismo dell’addome. Ne hanno larga esperienza tutte coloro che, affannate da lunghe sedute di palestra non ottengono ad esempio una pelle tonica. Perché? Se l’esercizio fisico è la scelta ottimale per il rassodamento muscolare, non svolge la stessa funzione sulla cute. Viceversa, non sempre una dieta studiata ad hoc riesce a bruciare quel particolare cuscinetto. Con la preziosa guida e le indicazioni del dottor Carlo Alberto Pallaoro, noto specialista in chirurgia plastic a Padova, abbiamo preso in analisi ciascuna dismorfia della pancia e ne abbiamo tracciato la soluzione chirurgica.

Eccesso di tessuto adiposo

L’addome adiposo si rileva prevalentemente nei quadrati inferiori e laterali dell’addome (“maniglie”). L’indicazione terapeutica propria di questa situazione é….

…la liposuzione addominale

Nel caso di un eccessivo accumulo di adipe sulla regione addominale, si può intervenire con una lipoaspirazione localizzata in modo da rimodellare il ventre e da restituire la giusta proporzione tra busto e bacino. L’intervento consente risultati apprezzabili, a patto che la cute abbia un adeguato grado di elasticità tale da potersi adattare al meglio ai nuovi volumi raggiunti. “L’asportazione dell’adipe in eccesso – spiega il dottor Carlo Alberto Pallaoro – avviene attraverso una microcannula collegata ad un aspiratore ed introdotta sottocute attraverso delle incisioni di pochi millimetri, praticate perlopiù in corrispondenza delle pieghe naturali delle pelle.”Asportato l’eccesso di grasso da addome e fianchi, il chirurgo pratica quindi un punto di sutura in corrispondenza delle incisioni che hanno consentito l’ingresso della microcannula chirurgica e fascia l’addome con un bendaggio compressivo che verrà rimosso a distanza di una settimana dall’intervento. Le cicatrici saranno minime grazie alla ridotta dimensione delle cannule e saranno poi camuffate dalle naturali pieghe cutanee.

 

Eccesso di pelle moderato

E’ la condizione più lieve di dismorfia addominale. L’addome grinzoso può interessare anche le persone giovani. Per rassodare un addome moderatamente rilassato, la tecnica ideale è…

…lifting microchirurgico dell’addome

Il lifting microchirurgico é una tecnica messa a punto dal dottor Carlo Alberto Pallaoro, indicata nei casi di ptosi (rilassamento) addominale di piccola e media entità. Realizzato in due/tre sedute di 30 minuti ciascuna, si avvale del Trilix, un innovativo drill con il quale si praticano multiple microaspotazioni di cute in eccesso del diametro di appena un millimetro. In questo modo viene asportato lo stesso quantitativo di pelle del lifting tradizionale, evitando la lunga e visibile cicatrice orizzontale posizionata sopra al pube. La microchirurgia avviene in anestesia locale infiltrativa. “Le microasportazioni di derma – spiega il dottor Pallaoro – hanno il vantaggio di non innescare un importante processo di cicatrizzazione, al punto che, a guarigione avvenuta, la zona trattata non riporterà tracce esteticamente rilevanti della chirurgia”. Il post operatorio non richiede punti di sutura, ma la sola applicazione di un cerotto chirurgico da tenere per 10/15 giorni.

 

Moderato eccesso cutaneo e adiposo

È una dismorfia molto comune: si nota la tipica pancetta recidiva a diete e attività fisica, ma anche la cute dell’addome non è più tesa e sembra quasi che ce ne sia troppa. Il chirurgo valuterà il grado di rilassatezza e, se ritenuto moderato, suggerirà la combinazione di

…liposuzione e lifting microchirurgico

L’intervento di liposuzione può essere effettuato in combinazione con una seduta di lifting microchirurgico dell’addome. “In questo modo – spiega il dottor Pallaoro – si elimineranno i cuscinetti adiposi recidivi e la pelle recupererà la giusta tensione senza tuttavia lasciare esiti cicatriziali esteticamente rilevanti”.

 

Addome molto rilassa con eccesso di pelle

La condizione costituita da un addome molto rilassato che presenta un eccesso cutaneo crea la cosiddetta “pancia a grembiule”. Nelle donne può manifestarsi con una certa incidenza dopo il parto, ma anche sbalzi di peso o semplicemente l’età possono determinare la ptosi. L’eccesso di cute é concentrato prevalentemente nelle regioni sottombelicale mediana e paramediane. L’indicazione terapeutica più appropriata per un marcato rilassamento è la…

…addominoplastica

Il rimodellamento dell’addome eseguito attraverso l’addominoplastica richiede due incisioni (una che dal pube arriva alle spine iliache, l’altra appena sopra l’ombelico) ed uno scollamento cutaneo praticato in regione sopraombelicale. Da qui si passa all’asportazione della cute in eccesso, all’avvicinamento delle fasce muscolari, al riposizionamento dell’ombelico e all’eventuale aspirazione del grasso in eccesso nella zona fianchi/ventre. “Per un buon rimodellamento dei fianchi – spiega il dottor Carlo AlbertoPallaoro – in fase di avvicinamento, sulla linea mediana, dei muscoli retti, vengono ripresi, se é il caso, anche i muscoli obliqui.” L’addominoplastica lascia un’unica cicatrice, sottile ed orizzontale, appena sopra il pube. Questa può essere perfettamente nascosta anche da uno slip di ridotte dimensioni e il risultato sarà un ventre nuovamente rassodato e teso.

 

Addome molto rilassa con eccesso di pelle e adipe

Spesso ad un addome molto rilassato corrisponde anche un eccesso di adipe, che conferiscono il tipico aspetto globoso che appesantisce la figura. In questo caso, una liposuzione solamente determinerebbe una ulteriore lassità cutanea, come un’ addominoplastica non darebbe il necessario slancio al profilo. La soluzione è la combinazione di…

…addominoplastica e liposuzione

Praticabile in anestesia locale accompagnata da sedazione, la combinazione di queste due tecniche chirurgiche regala alla figura nuovi profili e nuova tonicità. Nell’arco della stessa seduta chirurgica, infatti, sarà possibili eliminare l’eccedenza cutanea e ridare compattezza ai tessuti con un’addominoplastica e, grazie alla liposuzione localizzata, il tronco riacquisterà profili snelli e slanciati.

 

UN SOLO GIORNO PER RITROVARE LA FORMA

Il rimodellamento dell’addome avviene in pochi minuti, in anestesia locale accompagnata da sedazione e comporta tempi di guarigione ridotti rispetto alle tecniche chirurgiche di vecchia concezione. “Gli interventi hanno un’elevata resa estetica sia perché il ritocco avrà un aspetto non solo armonioso ma anche naturale – conclude lo specialista – sia perché l’esito cicatriziale dell’intervento potrà essere “nascosto” entro il bordo di uno slip anche ridotto, oppure, come nel caso del rassodamento microchirurgico, le cicatrici saranno esteticamente davvero irrilevanti.