Il viso è la nostra interfaccia primaria con il mondo, il primo elemento che definisce la nostra identità visiva e sociale. Quando osserviamo un volto, tendiamo istintivamente a trarre conclusioni sullo stato di forma, sull’età e sulla vitalità della persona. La presenza di depositi adiposi viso eccessivi o mal distribuiti, in particolare nella zona del collo e della mandibola, viene spesso liquidata frettolosamente come una semplice conseguenza del sovrappeso o un inestetismo legato all’età. Tuttavia, la realtà clinica è molto più complessa e sfaccettata. L’accumulo di tessuto adiposo in queste aree specifiche non rappresenta soltanto una disarmonia estetica che appesantisce i lineamenti, ma può essere un vero e proprio “biomarcatore”, ovvero un segnale che il nostro corpo ci invia riguardo al suo stato di salute interno.

In molti casi, il cosiddetto grasso sottomento o la pienezza eccessiva delle guance non rispondono alle comuni strategie dietetiche, suggerendo che alla base vi siano fattori che vanno oltre il semplice bilancio calorico: predisposizione genetica, assetto ormonale o alterazioni metaboliche. Comprendere la natura di questi accumuli è il primo passo fondamentale. Non si tratta solo di vanità o del desiderio di apparire più giovani; interrogarsi sull’origine di questi inestetismi significa prendersi cura del proprio benessere a 360 gradi. In questo articolo esploreremo come la medicina e la chirurgia estetica moderna, unite a una visione clinica globale, possano non solo ripristinare l’armonia del volto, ma anche contribuire a un percorso di salute più consapevole.

Anatomia e localizzazione: Non tutto il grasso è uguale

Per comprendere come intervenire, è necessario prima distinguere le tipologie di tessuto adiposo presenti nel distretto facciale. Il grasso del volto non è un blocco unico, ma è organizzato in compartimenti distinti. Esiste il grasso superficiale, quello che si trova appena sotto la pelle, responsabile della morbidezza dei tratti giovanili ma anche della formazione del doppio mento quando presente in eccesso.

Esiste poi il grasso profondo (come la Bolla di Bichat nelle guance o il grasso sotto-platismatico nel collo), che ha caratteristiche diverse e risponde meno alle variazioni di peso. È fondamentale comprendere che l’adiposità localizzata in queste aree può persistere anche in soggetti normopeso. Questo accade perché la distribuzione degli adipociti (le cellule che immagazzinano grasso) è geneticamente determinata. Quando parliamo di eliminare grasso sottomentoniero, dobbiamo quindi capire se ci troviamo di fronte a un eccesso generalizzato o a un deposito localizzato resistente, che richiede approcci terapeutici differenti.

La correlazione con la Sindrome Metabolica

Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha evidenziato una stretta relazione tra grasso collo e cuore. L’accumulo di adipe nella regione del collo non è inerte; il tessuto adiposo viscerale e profondo è metabolicamente attivo, ovvero produce molecole infiammatorie. Una circonferenza del collo aumentata è stata identificata come un predittore indipendente di sindrome metabolica, una condizione clinica complessa caratterizzata da ipertensione, glicemia alta e livelli anomali di colesterolo.

In questo contesto, i sindrome metabolica sintomi viso possono manifestarsi come un gonfiore diffuso o un accumulo specifico nella parte superiore del corpo. Il grasso che si deposita in aree “non standard” (grasso ectopico) è spesso indice di insulino-resistenza, ovvero la difficoltà del corpo a gestire correttamente gli zuccheri. Riconoscere questo legame trasforma la consultazione estetica in un’occasione di prevenzione: il rimodellamento del profilo non deve mai prescindere dalla valutazione della salute metabolica del paziente.

Circonferenza del collo e rischio di Apnee Notturne (OSAS)

Uno degli aspetti funzionali più critici legati all’eccesso di tessuto adiposo cervicale riguarda la respirazione. Esiste una correlazione diretta tra la circonferenza del collo e il rischio di sviluppare la Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (OSAS). Quando ci sdraiamo per dormire, la forza di gravità fa sì che il peso del grasso nel collo comprima le vie aeree superiori, restringendo il passaggio dell’aria.

Questo meccanismo è spesso alla base del russamento cronico e delle apnee notturne, condizioni che riducono l’ossigenazione del sangue e aumentano il rischio cardiovascolare. Valori di circonferenza del collo superiori a 43 cm nell’uomo e 40 cm nella donna sono considerati soglie di attenzione. In questi casi, il legame tra OSAS e obesità cervicale è evidente: ridurre il volume del collo può alleviare la pressione meccanica sulla trachea, migliorando la qualità del sonno e riducendo l’affaticamento diurno.

Vedi: Uvulofaringopalatoplastica

I segnali ormonali: Quando il viso “parla”

A volte, il viso assume una forma arrotondata e gonfia che non sembra corrispondere al resto del corpo. In medicina si parla di facies lunare (o faccia a luna piena). Le faccia a luna piena cause sono sovente da ricercare nel sistema endocrino. L’esempio più noto è l’eccesso di cortisolo, l’ormone dello stress. Livelli cronicamente elevati di cortisolo (come nella Sindrome di Cushing o in periodi di forte stress prolungato) favoriscono il deposito di grasso proprio su viso, collo e parte alta della schiena.

Anche la tiroide gioca un ruolo chiave. L’ipotiroidismo può causare una condizione chiamata mixedema, che porta a ritenzione idrica e gonfiore facciale, simulando un accumulo adiposo. Riconoscere la differenza tra cortisolo e gonfiore viso o grasso reale è compito dello specialista. Prima di pianificare un intervento di liposuzione viso, è prassi corretta indagare questi aspetti per assicurarsi che l’inestetismo non sia il sintomo di uno squilibrio ormonale sottostante che necessita di cure mediche specifiche.

L’impatto psicologico: Il benessere mentale è salute

L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la salute non solo come assenza di malattia, ma come uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale. I depositi adiposi che alterano i lineamenti del volto possono minare profondamente questo benessere psicofisico. Il viso è la parte di noi che non possiamo nascondere; un profilo appesantito o un doppio mento marcato possono generare insicurezza, portando la persona a evitare fotografie, videochiamate o situazioni sociali.

Sentirsi a disagio con la propria immagine riflessa crea uno stress psicologico reale. Risolvere l’inestetismo, quindi, non è un atto frivolo, ma un passo verso il recupero dell’autostima e della serenità nelle relazioni interpersonali.

Dalla diagnosi medica alla soluzione estetica

Come abbiamo visto, l’approccio corretto ai depositi adiposi del volto deve essere graduale ed etico. Il primo step è sempre la diagnosi medica: escludere patologie ormonali e valutare il peso corporeo generale. Se il paziente è in forte sovrappeso, il primo consiglio sarà sempre un percorso nutrizionale e di attività fisica.

Tuttavia, accade frequentemente che, anche dopo aver raggiunto il peso forma, alcuni cuscinetti di grasso rimangano invariati. È qui che entra in gioco la chirurgia estetica: per trattare l’adiposità localizzata “dieto-resistente”. In questi casi, insistere con diete drastiche potrebbe svuotare eccessivamente il viso invecchiandolo, senza però eliminare il grasso sottomento costituzionale.

La soluzione chirurgica: La liposuzione del viso

Per rimodellare in modo definitivo e preciso i contorni del volto, la liposuzione viso rappresenta il gold standard terapeutico. Alla Clinica Pallaoro, questa procedura viene eseguita con tecnica tumescente, che prevede l’infiltrazione di una soluzione che restringe i vasi sanguigni (riducendo i lividi) e anestetizza la zona.

Utilizzando microcannule dal diametro molto sottile (spesso inferiore ai 2 mm), il chirurgo non si limita ad aspirare il grasso in eccesso, ma esegue una vera e propria scultura. L’obiettivo è ridefinire la linea mandibolare (Jawline) e ripristinare il corretto angolo tra collo e mento (angolo cervico-mentoniero). L’intervento, essendo mirato e poco traumatico, permette una retrazione cutanea ottimale: la pelle, liberata dal volume adiposo sottostante, si riadatta al nuovo profilo più snello, donando un aspetto immediatamente più giovane e fresco.

Un viso più snello per una vita più sana

I depositi adiposi viso e sottomento sono molto più di un semplice inestetismo. Possono essere la spia di abitudini errate, squilibri ormonali o rischi cardiovascolari latenti. Affrontare il problema richiede competenza: bisogna saper leggere i segnali del corpo e intervenire nel modo più appropriato.

Che la soluzione passi attraverso un cambiamento dello stile di vita, una terapia medica o un intervento di rimodellamento chirurgico come la liposuzione, l’obiettivo finale è unico: restituire armonia al volto e salute al paziente. Un profilo definito non migliora solo l’estetica, ma riflette spesso un ritrovato equilibrio interiore e fisico.

FAQ – Domande Frequenti

La liposuzione del doppio mento cura le apnee notturne?
La liposuzione rimuove il grasso sottocutaneo e può alleggerire il peso sul collo, offrendo spesso un miglioramento soggettivo nella respirazione. Tuttavia, non è la cura primaria per le apnee notturne gravi (OSAS), che possono dipendere anche da lassità muscolare o conformazione ossea e richiedono una valutazione pneumologica specifica.

Se dimagrisco, il grasso dal viso scompare sempre?
Purtroppo non sempre. Il dimagrimento riduce il volume degli adipociti in tutto il corpo, ma le zone di accumulo preferenziale (geneticamente determinate), come il sottomento, tendono a svuotarsi meno o per ultime. In questi casi, l’intervento chirurgico è l’unica soluzione per eliminare grasso sottomentoniero residuo.

Gli squilibri ormonali possono far tornare il grasso dopo l’intervento?
La liposuzione rimuove fisicamente le cellule adipose, che non si rigenerano. Tuttavia, se persistono gravi squilibri ormonali non trattati (es. Cushing non curato), le cellule adipose rimanenti possono aumentare di volume. Per questo è fondamentale stabilizzare la propria salute endocrinologica per garantire la stabilità del risultato estetico nel tempo.