legamento trasverso carpaleChirurgia del tunnel carpale

Il tunnel carpale è un distretto anatomico posto alla base del palmo della mano e che è attraversato dai tendini flessori e dal nervo mediano. La sindrome del tunnel carpale consiste in un aumento della pressione interna al tunnel, dovuta alla compressione del nervo mediano.

L’intervento chirurgico di liberazione del nervo mediano dal tunnel carpale ha l’obiettivo di creare più spazio all’interno del tunnel carpale agendo sul legamento carpale trasverso.

Quando è eseguita l’ operazione del tunnel carpale?

L’intervento del tunnel carpale è opportuno quando i sintomi avvertiti dal paziente ( intorpidimento con bruciore, formicolio, debolezza della mano, perdita di sensibilità) sono particolarmente intensi e non tendono a migliorare con il trattamento medico. Quando la condizione persiste durante alcuni mesi, è possibile che i nervi e i muscoli subiscano danni progressivi. A volte questi potrebbero diventare permanenti anche dopo l’intervento chirurgico.

E’ consigliabile sottoporsi a visita medica precocemente per determinare se procedere con l’intervento del tunnel carpale sia opportuno o meno. Ciò proprio con l’obiettivo di evitare danni permanenti.

Intervento del tunnel carpale

E’ opportuno tenere presente che la Clinica Pallaoro è una struttura specializzata in chirurgia plastica e chirurgia laser. Ciò comporta che l’esecuzione di questa procedura di micro chirurgia della mano dovrà – oltre che risolvere il problema – avere una particolare attenzione nel minimizzare la dimensione e visibilità della cicatrice.

Ci sono diverse tecniche d’intervento per correggere la pressione del nervo mediano dovuta al tunnel carpale.

Quella maggiormente consigliata perché meno invasiva e con un recupero più veloce è quella con una incisione di lunghezza ridotta sul palmo della mano eseguita in anestesia locale. Qualunque sia la tecnica scelta, la finalità è quella di liberare il nervo mediano dalla pressione del legamento traverso del carpo attraverso l’incisione di quest’ultimo. Dopo un paio d’ore d’osservazione il paziente operato viene dimesso.

Il grado di sofferenza del nervo mediano ed eventuali neuropatie associate come ad esempio il diabete possono condizionare la qualità del risultato della correzione della sindrome del tunnel carpale. La decompressione precoce del nervo è sicuramente opportuna per evitare danni nervosi e/o muscolari permanenti.

Il post operatorio comporta un progressivo e rapido ripristino della funzionalità della mano. Viene apposto un bendaggio protettivo per una settimana. Di solito le suture dell’incisione sono riassorbibili e quindi non dovranno essere rimosse. Durante le prime 4 settimane è opportuno non sottoporre la mano a carichi pesanti.

I dolori durante la notte scompaiono velocemente, mentre il recupero della mano richiede un periodo non inferiore a 1-2 mesi. Influisce tale periodo di tempo la corretta osservazione delle indicazioni post operatorie e la sensibilità della cicatrice. Il tempo di recupero della forza è legato all’indebolimento muscolare subito è può richiedere anche alcuni mesi. Molto poco probabile ma comunque possibile la recidiva.

Cosa fare prima dell’intervento del tunnel carpale?

Ovviamente la visita con il chirurgo è propedeutica alla prenotazione dell’intervento. Alla Clinica Pallaoro vengono eseguiti comunque gli esami ematochimici di routine e l’elettrocardiogramma. Il paziente si dovrà presentare a digiuno da almeno 6 ore. Dall’inizio dell’emergenza Covid-19, viene eseguito un tampone preoperatorio.

La operazione del tunnel carpale ha controindicazioni?

E’ normale un certo indolenzimento nella zona attorno all’incisione per un periodo di 60 giorni. In alcuni casi si può verificare un dolore persistente ma comunque tendente alla spontanea risoluzione.

Durante i primi 7 giorni la mano potrà presentare un discreto edema. Il riassorbimento avviene progressivamente nell’arco del primo mese.

Intervento del tunnel carpale

Ci sono diverse tecniche d’intervento per correggere la pressione del nervo mediano dovuta al tunnel carpale.

Quella maggiormente consigliata perché meno invasiva e con un recupero più veloce è quella con una incisione di lunghezza ridotta sul palmo della mano eseguita in anestesia locale. Qualunque sia la tecnica scelta, la finalità è quella di liberare il nervo mediano dalla pressione del legamento traverso del carpo attraverso l’incisione di quest’ultimo. Dopo un paio d’ore d’osservazione il paziente operato viene dimesso.

Il grado di sofferenza del nervo mediano ed eventuali neuropatie associate come ad esempio il diabete possono condizionare la qualità del risultato della correzione della sindrome del tunnel carpale. La decompressione precoce del nervo è sicuramente opportuna per evitare danni nervosi e/o muscolari permanenti.

Il post operatorio comporta un progressivo e rapido ripristino della funzionalità della mano. Viene apposto un bendaggio protettivo per una settimana. Di solito le suture dell’incisione sono riassorbibili e quindi non dovranno essere rimosse. Durante le prime 4 settimane è opportuno non sottoporre la mano a carichi pesanti.

I dolori durante la notte scompaiono velocemente, mentre il recupero della mano richiede un periodo non inferiore a 1-2 mesi. Influisce tale periodo di tempo la corretta osservazione delle indicazioni post operatorie e la sensibilità della cicatrice. Il tempo di recupero della forza è legato all’indebolimento muscolare subito è può richiedere anche alcuni mesi. Molto poco probabile ma comunque possibile la recidiva.

Cosa fare prima dell’intervento del tunnel carpale?

Ovviamente la visita con il chirurgo è propedeutica alla prenotazione dell’intervento. Alla Clinica Pallaoro vengono eseguiti comunque gli esami ematochimici di routine e l’elettrocardiogramma. Il paziente si dovrà presentare a digiuno da almeno 6 ore. Dall’inizio dell’emergenza Covid-19, viene eseguito un tampone preoperatorio.

La operazione del tunnel carpale ha controindicazioni?

E’ normale un certo indolenzimento nella zona attorno all’incisione per un periodo di 60 giorni. In alcuni casi si può verificare un dolore persistente ma comunque tendente alla spontanea risoluzione.

Durante i primi 7 giorni la mano potrà presentare un discreto edema. Il riassorbimento avviene progressivamente nell’arco del primo mese.