Cosa vuol dire ptosi?

Cosa vuol dire ptosi?

Il termine “ptosi” deriva dal greco “πτῶσις” che significa caduta. In medicina, questo termine è utilizzato per descrivere un abbassamento o una discesa di un organo o di una parte del corpo rispetto alla sua posizione normale. La ptosi può interessare diverse parti del corpo, come le palpebre (ptosi palpebrale), il seno (ptosi mammaria), l’addome, o altri organi interni, riflettendo una varietà di cause che vanno dall’invecchiamento, a danni ai nervi, a condizioni congenite o acquisite.

In quali ambiti è usato il termine ptosi?

Il termine ptosi è ampiamente usato in diversi ambiti medici, tra cui:

  • Oftalmologia: La ptosi palpebrale si verifica quando la palpebra superiore cade a un livello inferiore rispetto al normale, potendo coprire parzialmente o totalmente la pupilla e compromettere la vista.
  • Chirurgia plastica ed estetica: Qui, il termine è spesso associato alla ptosi mammaria, che descrive il seno che ha perso la sua forma e sollevamento naturale, spesso a seguito di gravidanza, allattamento, invecchiamento o variazioni di peso.
  • Urologia e ginecologia: Viene utilizzato per descrivere il prolasso degli organi pelvici, come nel caso della ptosi vescicale o uterina, dove gli organi scendono dalla loro posizione normale.

Quali interventi di chirurgia estetica trattano la ptosi?

Nel campo della chirurgia estetica, esistono diversi interventi specifici progettati per correggere la ptosi, a seconda dell’area del corpo interessata:

  • Blefaroplastica: Questo intervento chirurgico è destinato a correggere la ptosi palpebrale, rimuovendo l’eccesso di pelle, grasso, e talvolta tessuto muscolare, per restituire alle palpebre un aspetto più sollevato e giovanile.
  • Mastopessi: La mastopessi, o lifting del seno, è un’operazione chirurgica che mira a sollevare e rimodellare il seno affetto da ptosi. Durante l’intervento, l’eccesso di pelle viene rimosso, il tessuto del seno viene ricollocato a un livello più elevato, e l’areola e il capezzolo vengono spostati in una posizione più naturale e giovanile.
  • Addominoplastica: Anche se non esclusivamente indirizzata alla ptosi di un organo specifico, l’addominoplastica può correggere la ptosi addominale rimuovendo l’eccesso di pelle e tessuto adiposo e rafforzando i muscoli della parete addominale.

Ogni intervento è personalizzato in base alle specifiche esigenze e condizioni del paziente, con l’obiettivo di ripristinare l’aspetto estetico desiderato e migliorare la funzionalità dell’area trattata.