Verruche plantari: Cosa sono?
Con il termine verruca in medicina si descrive una formazione cutanea causata dal papilloma virus. Le verruche plantari sono escrescenze cutanee benigne causate da alcune varianti del papilloma virus umano (HPV), specificamente i ceppi 1, 2, 4, 60 e 63. Questo virus attacca la pelle attraverso micro-lesioni, provocando una crescita anomala delle cellule nello strato superficiale.
Queste verruche si distinguono per la loro localizzazione esclusiva sulla pianta del piede. Spesso appaiono schiacciate e circondate da pelle ispessita, dato che la pressione del camminare le forza verso l’interno. Possono essere singole o multiple (verruche a mosaico) e sono generalmente dolorose, soprattutto se localizzate su punti di carico come il tallone o l’avampiede.
Cause delle verruche plantari
L’infezione da HPV avviene per contatto diretto con la pelle o con superfici contaminate, come pavimenti umidi o asciugamani. Il rischio di contrarre il virus aumenta in presenza di:
- Lesioni o micro-abrasioni sulla pelle, che facilitano l’ingresso del virus.
- Umidità costante, come quella presente nelle piscine o nei bagni pubblici.
- Sistema immunitario indebolito, che riduce la capacità dell’organismo di combattere l’infezione.
L’ambiente caldo-umido delle calzature chiuse può ulteriormente favorire la proliferazione del virus, rendendo i piedi particolarmente vulnerabili.
Sintomi delle verruche plantari
Riconoscere le verruche plantari è fondamentale per intervenire tempestivamente. I sintomi principali includono:
- Escrescenze rugose o piatte, spesso circondate da un’area di pelle ispessita.
- Dolore durante la camminata o la pressione diretta.
- Piccoli punti neri all’interno della verruca, causati da capillari sanguigni coagulati.
È importante distinguere le verruche plantari da calli o duroni, che non sono causati da infezioni virali e non si propagano.
Perché trattare le verruche plantari?
L’assenza di trattamento può portare a:
- Propagazione dell’infezione ad altre aree del piede o ad altre persone.
- Dolore cronico, che compromette la qualità della vita e la mobilità.
- Complicazioni cutanee, come infezioni secondarie dovute a lesioni ripetute.
Un intervento tempestivo, come la rimozione laser, permette di eliminare il problema alla radice, evitando recidive.
Trattamento delle verruche plantari
È utile sapere che le verruche plantari solitamente svaniscono da sole dopo un periodo relativamente breve, compreso fra uno e cinque anni. Tuttavia come si è visto tali escrescenze in virtù del luogo che infettano (la parte interna del piede sottoposta continuamente alla pressione del peso del corpo) sono dolorose, per questo il trattamento farmacologico o di rimozione chirurgica può essere consigliato affinché l’infezione trovi una risoluzione in tempi ben più brevi. È possibile inoltre che le verruche plantari degenerino in piaghe estremamente dolorose e capaci di condizionare non solo la quotidianità, ma addirittura la postura e il modo di camminare del paziente. È inoltre possibile che l’escrescenza una volta risoltasi lasci comunque una cicatrice, così come è alta la possibilità che l’infezione da Papilloma Virus si ripresenti in tempi brevi. Ecco perché un consulto medico è sempre la scelta migliore.
Gli aspetti che abbiamo appena avuto modo di considerare sono gli stessi che il medico specialista prenderà in considerazione al momento della prescrizione della terapia. È possibile seguire due strade diverse quella legata alla farmacologia e quella legata alla chirurgia.
Per il trattamento di lesioni molto piccole possono essere sufficienti applicazioni in loco di creme o soluzioni liquide con principi attivi quali acido nitrico, azoto liquido o i più diffusi acido tricloroacetico e acido salicilico (generalmente l’azione esfoliante di quest’ultimo produce risultati in circa tre mesi di applicazioni quotidiane. Automedicamento che è dimostrato risolutivo nel 10-15 % dei soggetti).
Per giungere alla guarigione di protuberanze infette di notevole grandezza o di aggregati di infezioni è consigliata la rimozione chirurgica, azione capace di risolvere in tempi brevi e con poco dolore l’infezione.
Vi sono numerosi metodi a cui la chirurgia può attingere:
Chirurgia laser
La rimozione laser rappresenta una delle tecniche più efficaci e moderne per trattare le verruche plantari, offrendo una soluzione definitiva e minimamente invasiva. Grazie alla precisione e alla tecnologia avanzata disponibile presso la Clinica Pallaoro, il laser è in grado di eliminare rapidamente le verruche, riducendo al minimo il disagio per il paziente.
Il decorso post chirurgia laser per le verruche è breve e generalmente indolore. In corrispondenza della verruca si formerà una crosticina di colore bruno che dopo qualche tempo cadrà spontaneamente.
Il trattamento laser utilizza un fascio di luce ad alta energia che viene mirato direttamente sulla verruca. Il processo avviene in due fasi principali:
- Vaporizzazione dei tessuti infetti: il laser distrugge selettivamente le cellule infettate dal virus HPV, eliminando la verruca senza compromettere la pelle sana circostante.
- Coagulazione dei vasi sanguigni: i capillari che alimentano la verruca vengono sigillati, interrompendo il nutrimento alla lesione e prevenendo la propagazione del virus.
Questa doppia azione garantisce un’efficacia elevata, soprattutto nei casi di verruche resistenti ai trattamenti tradizionali.
Vantaggi del trattamento laser
La rimozione laser offre numerosi vantaggi rispetto ai metodi tradizionali, come la crioterapia o i farmaci topici:
- Alta precisione: il laser agisce esclusivamente sulla verruca, evitando danni alla pelle circostante.
- Riduzione del rischio di recidiva: grazie all’eliminazione completa delle cellule infette.
- Tempi di recupero brevi: la maggior parte dei pazienti riprende le normali attività entro 24-48 ore.
- Assenza di cicatrici visibili: il trattamento è minimamente invasivo e non lascia segni evidenti.
- Adatto a tutti i tipi di pazienti: anche per coloro che non hanno risposto ad altri trattamenti.
Elettro essiccazione
Questa tecnica si compone di due parti, nella prima fase vengono utilizzati un generatore e un elettrodo che si applica alla verruca. La corrente oscillatoria ad alta frequenza avvia un processo definito di mummificazione. Inizia così la seconda parte che prevede il raschiamento della verruca ormai seccata.
Cauterizzazione
L’escrescenza plantare viene ricoperta di sostanze ad azione caustica che la seccano e dunque la distruggono. Per orientarsi sulla terapia più efficace lo specialista prenderà in considerazione il luogo infetto, la grandezza dell’escrescenza, la profondità della verruca e dal numero di protuberanze presenti.
Accorgimenti per evitare il contagio della verruca plantare
Al contrario di quanto si possa pensare la pratica del camminare a piedi nudi non aumenta il rischio di contrarre verruche, anzi lo elimina. Le evidenze scientifiche arrivano da studi etnografici incrociati a studi clinici. A finire sotto la lente d’ingrandimento alcune popolazioni indigene risultate del tutto immuni da verruche plantari, nonostante la loro abitudine a deambulare scalze. Da ciò è emerso che non indossare calzature e lasciare scoperto il piede porta ad un ispessimento della cute che fungendo da barriera lo renderebbe immune da virus come il Papilloma.
A rendere più vulnerabile il piede ad attacchi come quello sferrato dal Papilloma virus sarebbero invece proprio le calzature. L’umidità che si crea all’interno di scarpe poco traspiranti rappresentano un terreno fertile per la proliferazione dei virus.
Una considerazione molto interessante, che si scontra tuttavia con quelle che sono le usanze della società moderna dei centri cittadini dove il piede scalzo non rappresenta un’alternativa facilmente praticabile. Tuttavia rappresenta una buona pratica rimuovere le calzature e togliere anche i calzini dopo aver passeggiato in spazi densamente frequentati e con un alto tasso di umidità come per esempio i pavimenti di palestre e spogliatoi. Utile è anche l’utilizzo di ciabatte molto aperte (ad esempio infradito) che contribuiscano ad asciugare il piede prima di calzare nuovamente le scarpe.
Dovendo accantonare l’ispessimento cutaneo a salvaguardia del piede e considerando l’alta virulenza del papilloma virus (supportata da ambienti caldi e umidi) è buona pratica seguire alcune regole protettive:
- Utilizzare ciabatte personali soprattutto quando si è in luoghi promiscui (palestre, saune, docce, piscine etc)
- Asciugamani, calzini e altri oggetti simili vanno utilizzati da una sola persona e non prestati
- Avere la cura di indossare quotidianamente calzini puliti e di far asciugare le scarpe qualora fossero umide
- Asciugare sempre attentamente piedi e mani
- Occultare micro lesioni utilizzando bendaggi o cerotti sterili
- Evitare di entrare in contatto consapevolmente con verruche di altri soggetti
- Vi sono alcune precauzioni che è opportuno prendere anche nel caso si fosse già infetti da verruche plantari quali:
- Non graffiare, incidere o lesionare le verruche. Questa pratica se osservata minimizza il rischio che il virus possa estendersi ad altre zone
In caso di verruca plantare è possibile continuare a praticare sport, ma sarà opportuno evitare di diffondere il contagio coprendo la parte infetta con appositi bendaggi
Vaccino contro l’HPV
Le verruche plantari possono essere provocate da numerosi ceppi di Papilloma virus ecco perché nonostante esista un vaccino contro l’HPV esso non risulti efficace nella prevenzione delle verruche plantari. L’esistente vaccino contro l’HPV, la cui somministrazione è consigliata alle giovanissime donne, si è dimostrato utile alla prevenzione del carcinoma della cervice uterina.