Verruche: Cosa sono?
Con il termine verruca si descrive un’infezione della pelle causata dal Papilloma Virus. Solitamente le verruche hanno forma tondeggiante e un colore dalle sfumature che variano dal giallo al grigio. A volte queste escrescenze possono provocare dolore.
In medicina sono state isolate ben settanta varianti di Papilloma Virus (noto anche con la sigla HPV abbreviazione dell’inglese Human Papilloma Virus) una di queste è la particella infettiva che causa l’insorgere delle verruche. Tra l’esposizione all’HPV e il manifestarsi dei sintomi può passare un periodo di tempo che varia dai due ai nove mesi. In questo frangente le cellule che compongono la pelle tendono ad aumentare il loro numero.
Il tipo cutaneo, cioè che appare sulla cute, generalmente insorge sulle mani (il dorso è la parte più colpita), sulla pianta del piede o a ridosso dell’unghia (zona definita contorno ungueale).
Piscine e docce pubbliche, campi sportivi e in genere i locali utilizzati da più persone rappresentano i luoghi in cui è più facile venire a contatto con il virus. Proprio questa tipologia di ambiente fa sì che ad essere più colpiti siano i bambini e i giovani.
È utile sapere che le verruche, oltre ad essere infezioni cutanee possono anche essere genitali, e svilupparsi a carico dell’apparato riproduttivo sia maschile che femminile. Questa tipologia di verruca si trasmette per contatto durante i rapporti intimi e per questo rientrano a pieno titolo nelle malattie trasmissibili sessualmente.
Come si trasmettono le verruche?
Come si è precedentemente visto ad essere maggiormente colpiti sono bambini e giovani in età adolescenziale questo perché sono fra i maggiori fruitori di luoghi densamente frequentati e quindi in cui è maggiore la promiscuità (basti pensare alle palestre scolastiche, piuttosto che ai centri sportivi per le attività extrascolastiche). È in questi luoghi che la trasmissione del Papilloma Virus avviene per via interumana (ossia da individuo a individuo). Docce, palestre, saune, piscine sono caratterizzate da un ambiente umido e solitamente caldo due aspetti che aiutano il virus a prolificare. A questo si deve aggiungere che mani e piedi non ben asciugati. O che sono stati a lungo a contatto con l’acqua, vanno incontro ad un processo di macerazione che rappresenta un fertile terreno per l’attecchimento del virus e quindi per la successiva nascita della verruca.
Vi è inoltre un’ulteriore tipologia di contagio ovvero quella per via diretta. Un soggetto che presenti già una verruca infatti può favorire il passaggio del virus ad una parte del corpo sana, la quale finirà a sua volta con l’infettarsi.
Fattori predisponenti
Vi sono numerosi fattori che possono incidere sulla comparsa delle verruche. La loro insorgenza trova preziosi alleati nei seguenti casi:
- Alimentazione non curata, patologie che debilitano il corpo, stress e in genere tutti quegli stati psicofisici che indeboliscono il sistema immunitario
- Tagli di piccole dimensioni, escoriazioni etc, in genere le ferite cutanee e l’indebolimento delle difese della pelle
- Asciugamani, accappatoi, ciabatte usati da più persone, ma anche camminare a piedi nudi su superfici pubbliche (come ad esempio bagni)
- Umidità, come per esempio quella che può crearsi all’interno di calzature chiuse e prodotte con materiale sintetico che impedisce la corretta aerazione del piede.
- Una igiene personale non attenta, ma anche troppa esposizione alla luce solare (o alle lampade solati)
- Predisposizione genetica
Classificazione delle verruche
Vi sono molteplici tipologie di verruche che clinicamente vengono classificate tenendo conto della loro struttura microscopica e della loro forma. Un’altra variabile presa in considerazione nella classificazione è la zona in cui si sviluppano.
Verruche comuni
Verruche comuni (note anche con il nome di volgari): Caratterizzate da un colore grigio e da una forma sferica, hanno una consistenza callosa. È possibile osservarle tendenzialmente sulla parte dorsale della mano e sulle dita, ma prolificano anche su gambe e pianta del piede (per quest’ultima sede si veda la seguente voce).
Verruche plantari
Appaiono più schiacciate rispetto alle altre specie perché sono continuamente pressate dal peso del corpo. Le verruche plantari profonde, come indicato dalla categoria a cui appartengono, esse infettano principalmente la pianta del piede, ma non è raro trovarne anche all’altezza della caviglia. Il particolare luogo in cui si sviluppano le rende particolarmente fastidiose e dolorose, anche perché queste infezioni scavano nella pelle più in profondità.
Verruche piane
Verruche piane: di dimensioni contenute e struttura piatta, generalmente si presentano al tatto come lisce e alla vista come lesioni rosa-giallo con venature marroni. Viso, parte esterna delle mani (dorso), ma anche ginocchia e braccia sono queste le zone del corpo maggiormente colpite da questa tipologia di verruche. Una loro caratteristica è di non dar luogo a fastidi o sintomi, per questo non sono semplici da diagnosticare. Non è raro che si presentino con una struttura a grappolo.
Verruche filiformi
Verruche filiformi: Bocca, naso e occhi. Sono queste le zone più sensibili al loro attecchimento. Si tratta di escrescenze molto sottili e allungate e con un colore identico a quello della pelle che infettano.
Altre verruche
Verruche periungueali: come indica la stessa dicitura sono verruche che si sviluppano a carico del perimetro dell’unghia. Assumono una caratteristica e singolare forma a cavolfiore.
Verruche a mosaico: all’apparenza del tutto simili a incrostazioni di colore bianco che si sviluppano vicine l’una all’altra appunto come le tessere di un mosaico. Sono indolori anche se spesso sono localizzate sotto alle dita dei piedi.
Verruche seborroiche: sintomo tipico dell’età anziana. Pur rientrando nel genere verruca in medicina vengono classificate anche come cheratosi seborroica questo perché a causare la loro comparsa non è un batterio, ma una ereditarietà.
Esiste poi un ulteriore gruppo di verruche ossia quelle che si sviluppano nella zona dei genitali e dell’ano.
Diagnosi delle verruche
Una visita specialistica dermatologica sarà sufficiente a stabilire se l’infezione presentata dal paziente sia una verruca. Il dermatologo presterà attenzione ad escludere altre tipologie di lesioni della pelle riconducibili ad altre patologie simili come ad esempio cheratosi seborroica ma anche carcinomi squamocellulari piuttosto che lichen.
In casi piuttosto rari potrebbe essere richiesta una biopsia. Dopo l’asportazione della verruca il materiale prelevato sarà sottoposto ad accurate analisi.
Sintomi verruche
La lesione della pelle, che nella zona infetta si presenta in rilievo, oppure come una concrezione o papula dalle variabili colorazioni che passano dal rosa al giallo, dal marrone al grigio. L’aspetto visibile è il sintomo più caratteristico della verruca, la quale molto spesso è asintomatica (un discorso a parte va fatto per la categoria delle verruche plantari che proprio perché si trovano sotto alla pianta del piede possono provocare dolore). Non è raro che sia possibile osservare una punteggiatura all’interno della verruca, si tratta dei capillari che a causa della distensione della cute risultano trombizzati. Sono molto rari i casi in cui dalla lesione possa esservi una perdita di sangue.
Decorso verruche
Ci vuole un periodo compreso fra uno e cinque anni, ma questo è il tempo necessario affinché una verruca possa risolversi spontaneamente. Questo è tendenzialmente il decorso di questa tipologia di infezione provocata dal papilloma virus. Tuttavia i casi di recidiva sono molto diffusi. Clinicamente non è possibile prevedere il decorso della patologia a causa delle molteplici variabili che essa presenta. Pur non rappresentando possibili effetti collaterali negativi, quasi mai una verruca può degenerare in carcinoma è sempre necessario un consulto medico se la verruca presenta uno dei seguenti aspetti: dolorabilità, turgore, rossore, perdita di liquidi quali sangue o pus.
Terapie delle verruche
Per contrastare l’insorgenza di verruche vi sono numerosi procedimenti disponibili che devono tenere conto del luogo in cui si manifestano, di quante escrescenze si sono formate e infine l’estensione dell’area coinvolta.
L’acido salicilico e l’acido lattico sono i rimedi più comunemente utilizzati. Generalmente l’applicazione locale deve essere effettuata quotidianamente per circa tre mesi. L’azione dei farmaci contenenti questi principi attivi porta a cheratosi ovvero alla distruzione cellulare della verruca.
Crioterapia
Basata sull’applicazione locale di azoto liquido che spruzzato direttamente sulla verruca o applicato per mezzo di un tampone raffredda tempestivamente la cute ed è per questo indicato nel trattamento di tali infezioni. Generalmente occorrono dalle due alle tre sedute per poter apprezzare il risultato. Effetto collaterale è il dolore che può essere presente durante la terapia e che svanisce dopo qualche minuto dall’applicazione.
Laserterapia
E’ il trattamento consigliato in presenza di recidive o quando la verruca coinvolge una porzione di cute piuttosto estesa. Le moderne apparecchiature laser svolgono un’azione distruttiva della verruca recidendo i capillari a cui essa è attaccata. Venendo a mancare il suo ancoraggio la verruca cade spontaneamente dopo alcuni giorni dalla seduta di laserterapia. Gli apparecchi adatti a questo tipo di terapia rilasciano alte energie e hanno un raggio con dimensione grande così da giungere alla distruzione dei capillari più profondi. La rimozione laser delle verruche è la tecnica di maggior efficacia e minore probabilità di recidive.
Accortezze
Esistono delle accortezze e dei sani atteggiamenti che è possibile tenere per ridurre sensibilmente la possibilità dell’insorgere di verruche, soprattutto se si è soliti frequentare luoghi in cui è prevista una certa promiscuità:
- utilizzare sempre asciugamani e ciabatte personali
- non camminare scalzi in luoghi pubblici o densamente frequentati come piscine, spogliatoi, palestre, bagni
- utilizzare strumenti per manicure personali e qualora vi rechiate da professionisti dell’estetica pretendere che gli strumenti utilizzati siano monouso o vengano sterilizzati
- avere una routine di igiene personale attenta e costante
- asciugare mani e piedi con cura e utilizzare calzini puliti
- non toccare zone affette da verruche siano esse sul proprio corpo o sul corpo di terze persone