
Il setto nasale deviato rende il passaggio dell’aria meno agevole.
Il naso occupa una posizione centrale nel nostro viso e svolge un ruolo fondamentale nel definirne l’armonia e l’equilibrio. Tuttavia, la sua importanza non è puramente estetica; è prima di tutto un organo vitale per la respirazione. Accade molto di frequente che un paziente che si rivolge alla Clinica Pallaoro per un inestetismo nasale, come un gibbo pronunciato o una punta cadente, soffra contemporaneamente di difficoltà respiratorie. Questo doppio problema, estetico e funzionale, trova spesso una causa comune: la deviazione del setto nasale.
Il setto nasale è la parete interna, composta da cartilagine e osso, che divide la cavità nasale in due fosse. Quando questa struttura non è perfettamente dritta, si parla di setto nasale deviato, una condizione che può ostruire il passaggio dell’aria e causare una serie di disagi. In questi casi, un intervento di sola rinoplastica, mirato unicamente a modificare la forma esterna, sarebbe incompleto.
La soluzione moderna ed efficace è la rinosettoplastica (chiamata anche settorinoplastica). Questo intervento chirurgico combinato permette di affrontare entrambe le problematiche in un’unica sessione operatoria. La procedura unisce la settoplastica, l’intervento funzionale di correzione del setto nasale, alla rinoplastica, l’intervento estetico di rimodellamento della piramide nasale. L’obiettivo di questo articolo è spiegare in modo chiaro la correlazione tra estetica e funzione nasale, descrivendo come l’intervento di rinosettoplastica possa migliorare radicalmente sia la qualità della respirazione che l’armonia del viso.
Il setto nasale deviato: cos’è e quali problemi respiratori causa?
Per comprendere l’intervento, è essenziale capire l’anatomia. Il setto nasale è la lamina verticale che separa la narice destra dalla sinistra. Idealmente, dovrebbe essere posizionato al centro. Tuttavia, in moltissime persone, questa struttura presenta una deviazione del setto nasale, che può essere una curvatura a forma di “C” o “S”, o presentare degli “speroni”, ovvero delle sporgenze ossee o cartilaginee.
Questa condizione può essere:
- Congenita: Presente fin dalla nascita o sviluppatasi in modo anomalo durante la crescita.
- Traumatica: Conseguenza di un colpo o di una frattura al naso, anche se avvenuta in passato e dimenticata.
Un setto deviato non è solo un dettaglio anatomico; è la causa principale di problemi respiratori cronici. La deviazione, restringendo una o entrambe le fosse nasali, crea un’ostruzione fisica al passaggio dell’aria. I sintomi più comuni di un setto nasale deviato includono:
- Ostruzione nasale (sensazione di “naso chiuso”) cronica, spesso da un solo lato o alternata.
- Russamento notturno e, nei casi più seri, apnee ostruttive del sonno.
- Sinusiti ricorrenti: Il cattivo drenaggio del muco, causato dall’ostruzione, favorisce le infezioni dei seni paranasali.
- Mal di testa (cefalee rinogene).
- Sanguinamento nasale (epistassi), dovuto alla secchezza della mucosa causata dal flusso d’aria anomalo.
Quando la rinoplastica incontra la funzione: la rinosettoplastica
Spesso, un paziente desidera correggere un difetto estetico del naso (ad esempio, un naso che appare visibilmente “storto”) senza sapere che la causa di quel difetto è la stessa che gli impedisce di respirare bene.
È fondamentale distinguere i due interventi che vengono uniti:
- La Rinoplastica: È l’intervento di chirurgia estetica che modifica la forma esterna del naso (la piramide nasale). Si esegue per eliminare un gibbo, sollevare o definire la punta, stringere le narici o raddrizzare un dorso.
- La Settoplastica: È l’intervento di chirurgia funzionale che corregge la struttura interna, raddrizzando il setto nasale per ripristinare il corretto flusso d’aria.
Quando un paziente presenta sia un desiderio estetico che un problema funzionale, eseguire la rinosettoplastica è la scelta più logica. Questo intervento combinato offre vantaggi evidenti: un’unica anestesia, un unico periodo di convalescenza e la risoluzione simultanea di tutti i problemi nasali. Tentare di correggere solo l’estetica (rinoplastica) senza raddrizzare un setto severamente deviato può, in alcuni casi, addirittura peggiorare la respirazione.
L’intervento di correzione del setto nasale e rinoplastica
L’intervento di rinosettoplastica è una procedura complessa che richiede grande abilità ed esperienza, dovendo bilanciare perfettamente estetica e funzione. Si esegue quasi sempre in anestesia generale e la sua durata può variare dalle 2 alle 4 ore, a seconda della complessità.
Esistono due approcci chirurgici principali:
- Tecnica Chiusa (Closed): Tutte le incisioni vengono eseguite all’interno delle narici. Non lascia cicatrici visibili ed è ideale per correzioni specifiche del dorso o del setto, senza necessità di grandi modifiche della punta.
- Tecnica Aperta (Open): Prevede le stesse incisioni interne della chiusa, più una piccola incisione trasversale sulla columella (il segmento di pelle che separa le due narici). Questa tecnica permette al chirurgo di “scoperchiare” il naso, sollevando la pelle per avere una visione diretta e completa di tutta l’impalcatura ossea e cartilaginea. È la tecnica preferita per una correzione del setto nasale complessa, per rimodellamenti importanti della punta o per nasi già operati (rinoplastiche secondarie).
Durante la procedura, il chirurgo rimodella e riposiziona la cartilagine e l’osso del setto, rimuovendo le parti deviate che causano ostruzione. Successivamente, esegue la parte estetica della rinoplastica, modificando il dorso, la punta o la larghezza del naso secondo il progetto concordato con il paziente.
La rinoplastica funzionale e l’estetica: cosa si corregge?
Si parla spesso di rinoplastica funzionale per descrivere un intervento che, pur avendo finalità estetiche, mira primariamente a ripristinare la corretta respirazione. Nella rinosettoplastica, i due obiettivi coesistono.
- L’obiettivo Funzionale: Il focus è la settoplastica. Raddrizzando il setto (e spesso riducendo contestualmente i turbinati ipertrofici), si ripristina un canale respiratorio ampio e funzionale. Il paziente smette di avere la sensazione di “fame d’aria” e migliora la qualità del sonno.
- L’obiettivo Estetico: Una volta garantita la funzione, il chirurgo si dedica all’armonia del viso. Esempi comuni di correzioni estetiche includono:
- La rimozione del “gibbo” (la classica gobba sul dorso).
- Il sollevamento e l’affinamento di una punta nasale grossa o cadente.
- La correzione di una laterodeviazione (naso visibilmente “storto” visto frontalmente, spesso associato proprio al trauma che ha causato la deviazione del setto).
L’obiettivo finale della Clinica Pallaoro non è creare un naso “finto”, ma un naso che appaia naturale, proporzionato al viso del paziente e che, soprattutto, funzioni perfettamente.
Il decorso post operatorio della rinosettoplastica
Il recupero da un intervento di rinosettoplastica richiede pazienza. Subito dopo l’intervento, il naso sarà protetto da un gessetto (o tutore termoplastico) esterno, che andrà tenuto per circa 7-10 giorni.
Il fastidio maggiore dei primi giorni non è il dolore (generalmente ben controllato dai farmaci), ma la sensazione di naso chiuso. A differenza del passato, oggi l’uso dei tamponi nasali è molto più limitato. Spesso, la Clinica Pallaoro utilizza sottili lamine in silicone (splint nasali) per mantenere il setto in posizione, che sono molto meno invasive e permettono una minima respirazione.
Gonfiore (edema) e lividi (ecchimosi) intorno agli occhi sono normali e raggiungono il picco nei primi 2-3 giorni, per poi riassorbirsi gradualmente nelle due settimane successive.
È fondamentale distinguere i tempi di recupero:
- Recupero Funzionale: La respirazione migliora nettamente non appena vengono rimossi gli splint o i tamponi (dopo pochi giorni).
- Recupero Estetico: Il grosso del gonfiore sparisce dopo 2-3 settimane, ma il risultato estetico non è definitivo. Il naso continuerà a sgonfiarsi e definirsi per molti mesi. Il risultato finale può essere apprezzato pienamente solo dopo 6-12 mesi dall’intervento, quando i tessuti si saranno assestati completamente.
Rischi e complicanze della chirurgia combinata
Come ogni intervento chirurgico, anche la rinosettoplastica comporta dei rischi, sebbene siano rari quando l’intervento è eseguito da mani esperte in strutture certificate. I rischi generici includono sanguinamento, infezioni o reazioni all’anestesia.
Tra i rischi specifici di questa procedura combinata vi sono:
- Perforazione del setto: Una rara complicanza in cui si forma un piccolo foro permanente nel setto nasale (spesso asintomatico, ma talvolta può causare fischi durante la respirazione).
- Irregolarità estetiche: Piccole asimmetrie o irregolarità del profilo che possono emergere durante il processo di guarigione e richiedere, in rari casi, un piccolo ritocco.
- Persistenza di problemi respiratori: Sebbene l’obiettivo sia correggerli, in rari casi l’ostruzione può persistere o recidivare a causa della formazione di tessuto cicatriziale.
La scelta di un chirurgo specializzato in rinoplastica e con vasta esperienza nella gestione funzionale del setto è la migliore garanzia per minimizzare queste eventualità.
I risultati: respirare bene con un naso esteticamente piacevole
Il beneficio di una rinosettoplastica è duplice e impatta profondamente la qualità della vita. A lungo termine, i pazienti non solo vedono allo specchio un profilo più armonioso e un viso più equilibrato, ma riscoprono il piacere di respirare liberamente.
La correzione del setto nasale porta a un sonno più riposante (con riduzione o eliminazione di russamento e apnee), a una maggiore resistenza durante l’attività fisica e a una diminuzione delle patologie correlate come le sinusiti.
Parallelamente, la rinoplastica apporta un beneficio psicologico significativo, aumentando l’autostima e la sicurezza in sé. Il risultato, sia estetico che funzionale, è stabile e definitivo, destinato a durare per tutta la vita.
Domande frequenti (FAQ) su rinoplastica e setto nasale deviato
L’intervento di rinosettoplastica è doloroso?
No, non è considerato un intervento doloroso. Il disagio post-operatorio è legato più alla sensazione di naso chiuso e alla congestione, simile a un forte raffreddore, che al dolore vero e proprio, che è comunque ben controllato da analgesici.
Quanto dura l’intervento combinato?
La durata è variabile e dipende dalla complessità del caso. Generalmente, un intervento di rinosettoplastica dura dalle 2 alle 4 ore.
Le cicatrici della tecnica “Open” sono visibili?
L’incisione della tecnica “Open” viene praticata sulla columella. Sebbene sia esterna, è molto piccola e posizionata in un punto strategico. Guarisce molto bene e, nel giro di pochi mesi, diventa tipicamente impercettibile.
La correzione della deviazione del setto nasale è mutuabile (coperta dal SSN)?
Questa è una distinzione importante. La parte funzionale dell’intervento (la settoplastica) può essere coperta dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) se la deviazione del setto nasale è clinicamente significativa e causa problemi respiratori documentati. La parte estetica (la rinoplastica) è considerata una prestazione privata e non è mai mutuabile. La Clinica Pallaoro, operando in regime privato, offre la possibilità di trattare entrambi gli aspetti, fornendo un preventivo dettagliato per la procedura completa.
Dopo quanto tempo vedrò il risultato estetico finale?
Mentre la respirazione migliora quasi subito, il risultato estetico richiede pazienza. Il naso apparirà presentabile dopo la rimozione del gessetto (7-10 giorni), ma sarà ancora gonfio. Il risultato si definirà progressivamente e potrà essere considerato finale solo dopo 6-12 mesi.
È possibile correggere solo il setto deviato senza modificare l’estetica?
Assolutamente sì. Se il paziente soffre di problemi respiratori ma è soddisfatto dell’aspetto del proprio naso, l’intervento indicato è la settoplastica pura. Questa procedura corregge unicamente la deviazione interna senza alterare in alcun modo la forma esterna della piramide nasale.