
Le cicatrici chirurgiche rappresentano una conseguenza inevitabile di qualsiasi intervento che preveda l’incisione della cute. Tuttavia, in chirurgia estetica, l’obiettivo primario è rendere la cicatrice il più possibile invisibile, sottile e ben posizionata. La fase di guarigione si articola in tre fasi: infiammatoria, proliferativa e maturativa. In una cicatrizzazione ideale, il processo si conclude con la formazione di una linea cutanea appena percettibile, ma in pazienti predisposti o in presenza di complicanze, si può verificare una cicatrice patologica.
L’evoluzione di una cicatrice chirurgica dipende anche dalla qualità della sutura: l’impiego di fili riassorbibili intradermici, colle biologiche e cerotti steri-strip consente di evitare tensioni eccessive. Inoltre, la qualità della cicatrice può essere influenzata anche da fattori esterni come traumi ripetuti sulla ferita, infezioni post-operatorie o esposizione ai raggi UV senza adeguata protezione.
Il follow-up post-operatorio è essenziale. In Clinica Pallaoro, i pazienti vengono istruiti su come gestire la ferita e viene eseguito un controllo cicatriziale a più step. Quando necessario, viene proposto un protocollo personalizzato con laser frazionato CO2, PRP autologo o microneedling, a seconda del tipo e della maturità della cicatrice.
Prevenzione delle cicatrici visibili in chirurgia estetica
Prevenire la formazione di cicatrici evidenti è un obiettivo fondamentale della chirurgia estetica moderna. La prevenzione comincia con una buona pianificazione chirurgica, che preveda incisioni nei punti anatomicamente più nascosti: nelle pieghe cutanee, nei margini delle mucose, o nel cuoio capelluto. Ad esempio:
- In rinoplastica aperta, l’incisione viene fatta sulla columella, zona poco visibile e con ottima cicatrizzazione.
- Nella mastoplastica additiva, l’incisione sottomammaria consente una buona accessibilità e ottimo occultamento della cicatrice.
- Durante un lifting viso-collo, le cicatrici sono nascoste lungo l’attaccatura dei capelli e dietro l’orecchio.
Inoltre, è fondamentale preparare adeguatamente la pelle prima dell’intervento, soprattutto nei pazienti con storia di cheloidi o iperpigmentazione. I pazienti vengono istruiti sull’uso di cerotti in silicone e filtri solari SPF 50+ per favorire una guarigione ottimale.
Cicatrice e interventi estetici: esempi pratici
Ogni intervento di chirurgia estetica comporta delle specifiche considerazioni cicatriziali:
Addominoplastica
Prevede una cicatrice orizzontale sovrapubica, che può essere nascosta sotto lo slip. La larghezza dipende dall’eccesso cutaneo rimosso. I risultati cicatriziali migliori si ottengono nei pazienti che rispettano le indicazioni post-operatorie e applicano terapia compressiva (cicatrice addominoplastica).
Mastopessi o mastoplastica riduttiva
Questi interventi comportano cicatrici verticali o a “T invertita”. Il posizionamento preciso e la buona tecnica chirurgica fanno sì che la cicatrice si attenui progressivamente nei mesi (cicatrice mastopessi).
Blefaroplastica
Le cicatrici si localizzano nella piega palpebrale superiore e appena sotto le ciglia inferiori. In genere diventano invisibili dopo poche settimane.
Trapianto capelli
Anche la tecnica Micro FUE sezionale, pur essendo minimamente invasiva, può lasciare micro-cicatrici puntiformi nella zona donatrice, ma sono invisibili a occhio nudo.
Liposcultura o liposuzione
Comporta piccole cicatrici di accesso, inferiori a 1 cm, posizionate strategicamente. Vengono trattate con creme cicatrizzanti per favorirne l’attenuazione.
Cicatrici patologiche: approccio multidisciplinare
Le cicatrici patologiche, come le cheloidi e le ipertrofiche, richiedono un trattamento personalizzato. Presso la Clinica Pallaoro, si adottano protocolli combinati:
- Laser ablativo frazionato CO2 per ridurre spessore e rigidità
- PRP (Plasma Ricco di Piastrine) per stimolare la rigenerazione e modulare l’infiammazione
- Infiltrazioni con cortisonici o 5-FU per le cheloidi refrattarie
- Chirurgia di revisione cicatriziale, nei casi più gravi
È importante valutare caso per caso, stabilendo se sia necessario solo un trattamento estetico o un approccio rigenerativo più profondo.
FAQ – Domande frequenti sulle cicatrici
- La cicatrice scompare del tutto dopo un intervento?
No, una cicatrice non può scomparire completamente, ma può diventare quasi impercettibile grazie a una buona tecnica chirurgica e a trattamenti post-operatori adeguati. - Quanto tempo ci vuole per la maturazione completa di una cicatrice?
Una cicatrice può impiegare fino a 12-18 mesi per stabilizzarsi del tutto. In questo arco temporale cambiano colore, spessore e consistenza. - È possibile prevedere come cicatrizzerà la mia pelle?
Parzialmente sì. Il medico può valutare la tendenza a cicatrizzare in modo ipertrofico o cheloideo, ma la risposta biologica è individuale e non sempre prevedibile. - Posso usare il laser su una cicatrice recente?
I trattamenti laser ablativi o frazionati si effettuano su cicatrici almeno 2-3 mesi dopo la formazione, quando l’infiammazione è ridotta. - Il microneedling è utile per cicatrici atrofiche?
Sì, il microneedling stimola la produzione di collagene e può migliorare il tono e la struttura delle cicatrici depresse, come quelle da acne. - Le cicatrici chirurgiche della mastoplastica si vedranno?
In genere no. Sono nascoste nel solco sottomammario o intorno all’areola, e col tempo diventano poco visibili. - Quali prodotti topici aiutano a migliorare una cicatrice?
Gel al silicone, creme con allantoina, acido ialuronico, centella asiatica, vitamina E e C. L’uso deve essere continuativo per almeno 3 mesi. - Le cicatrici da cesareo possono essere trattate?
Sì, con laser, PRP o chirurgia di revisione si può migliorare il risultato estetico anche a distanza di anni dal parto. - È vero che il sole peggiora le cicatrici?
Sì. Il sole può causare iperpigmentazione della cicatrice rendendola più visibile. È obbligatorio usare una protezione SPF 50+. - Che differenza c’è tra cicatrice ipertrofica e cheloide?
La cicatrice ipertrofica è in rilievo ma rimane entro i margini della ferita; la cheloide si espande oltre e tende a recidivare. - Come si trattano le cicatrici cheloidee?
Con infiltrazioni di corticosteroidi, laser, cerotti in silicone, crioterapia o, nei casi selezionati, con revisione chirurgica. - Le cicatrici da trapianto capelli Micro FUE sono visibili?
No. Le micro-cicatrici nella zona donatrice sono puntiformi e praticamente invisibili a occhio nudo, anche con tagli di capelli corti. - Quanto costa trattare una cicatrice visibile?
Il costo varia in base al tipo di trattamento: da 250€ per trattamenti topici fino a 1.000€ per laser frazionato o revisione chirurgica. È disponibile il pagamento a rate. - Il PRP migliora le cicatrici?
Sì, il Plasma Ricco di Piastrine accelera la rigenerazione e migliora colore, spessore ed elasticità del tessuto cicatriziale. - Posso massaggiare la cicatrice?
Sì, dopo 30-45 giorni, il massaggio regolare con creme elasticizzanti può migliorare l’aspetto e la mobilità del tessuto cicatriziale. - Le cicatrici si possono tatuare o coprire con trucco permanente?
In alcuni casi sì. Il camouflage medicale o il tatuaggio paramedicale sono soluzioni estetiche utili, ma solo dopo la completa maturazione della cicatrice.