Il contenuto di questa pagina è a cura del dott. Carlo Alberto Pallaoro – specialista in chirurgia plastica ed è aggiornato al 25/01/2022. Per informazioni scrivere a info@pallaoro.it.

Inestetismi corretti dall' addominoplastica dopo la gravidanza

Inestetismi corretti dall’ addominoplastica dopo la gravidanza

Gli inestetismi post gravidanza Addominoplastica

La gravidanza è uno dei momenti più importanti della vita della donna. Diventa non solo donna ma anche mamma, genitrice di un bambino. Questo magico evento purtroppo ha delle conseguenze sotto il profilo estetico. Alcune donne vivono la gravidanza senza sequele ma altre invece tendono ad aumentare sensibilmente di peso e subiscono una serie di trasformazioni corporee. Per ridurre il rischio della formazione dei difetti estetici la donna in gravidanza deve seguire una vita sana e senza cedere in maniera troppo spensierata agli eccessi della tavola. In passato si diceva che le donne in gravidanza dovevano mangiare per due. Oggi si sa che è necessario mangiare bene ed equilibratamente per aiutare il bambino nello sviluppo e la mamma nella conservazione della salute.

Gli inestetismi possibili dopo la gravidanza sono:

  1. accumuli adiposi: formazione di grasso
  2. smagliature: pseudo cicatrici formate a seguito dell’eccessiva tensione cutanea
  3. rilassamento cutaneo: formazione di un eccesso di pelle a seguito della perdita dell’elasticità cutanea
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Fare l’addominoplastica dopo la gravidanza

Addominoplastica post partoLa felicità della neo mamma può essere a volte offuscata dalla trasformazione del proprio corpo. Non è infrequente che la neo mamma sia in sovrappeso e che la tonicità cutanea si sia sostanzialmente ridotta. Ma si può fare l’addominoplastica dopo la gravidanza?

Si ma non subito. L’intervento di non potrà essere eseguito finché la mamma allatta al proprio bambino. Poi bisogna considerare che nei mesi successivi al parto si verifica una spontanea riduzione di peso, un naturale miglioramento della tonicità e una auspicabile ripresa dell’attività sportiva. Per decidere se operarsi è necessario aspettare la fine di questo processo di normalizzazione che richiede mediamente 6 mesi.

L’ addominoplastica – l’intervento più importante per quanto riguarda il Mommy Makeover – è ottimale per la correzione degli inestetismi tipici causati dallo stiramento cutaneo e l’accumulo adiposo dovuto alla gravidanza. La procedura comporta la l’escissione della pelle in eccesso dal basso ventre e la rimozione del tessuto adiposo in eccesso. In caso di parto cesareo, la cicatrice residua è compresa nella porzione di cute in eccesso asportata. Con l’addominoplastica post cesareo vengono eliminati anche le lipodistrofie e avvallamenti tipici della sutura del parto.

Quando è consigliaa l’addominoplastica dopo la gravidanza

Addominoplastica post partoL’ addominoplastica è l’intervento ottimale per la correzione degli inestetismi tipici causati dallo stiramento cutaneo dovuto alla gravidanza. Molte delle donne che si sottopongono a questa procedura individuano il periodo della gravidanza come il momento della formazione di smagliature, accumuli adiposi e lassità cutanea.

E’ consigliabile aspettare la completa stabilizzazione del peso e della struttura muscolare prima di programmare l’intervento. Ciò avviene mediamente non prima dell’anno.

In caso di parto cesareo, la cicatrice residua è compresa nella porzione di cute in eccesso asportata. Con l’addominoplastica post cesareo vengono eliminati anche le lipodistrofie e avvallamenti tipici della sutura del parto.

Gravidanza programmata…aspettare o no?

La gravidanza certamente è un fattore predisponende all’inestetismo alla base dell’ addominoplastica: il rilassamento cutaneo addominale. Il dilemma di molte donne è quello sottoporsi alla procedura nel presente oppure dopo una gravidanza programmata fra qualche tempo.

La risposta in questo caso non può essere che “dipende”.

Certamentamente se ci sarà una gravidanza in futuro la struttura della parete addominale verrà messa a dura prova. Comunque non è un dato assolutamente certo che la gravidanza sia devastante per l’estetica addominale. Una gravidanza controllata anche nel peso con un aumento non superiore a 10 chili in una donna giovane non dovrebbe comportare alcun danno.

Se la gravidanza è programmata in tempi soggettivamente brevi è indubbio che è meglio aspettare a dopo il parto per procedere con l’addominoplastica. Se invece il disagio sofferto è marcato e l’attesa prevista è soggettivamente lunga, allora potrà essere consigliabile l’intervento immediato. La paziente dovrà essere consapevole che il risultato ottenuto dall’ intervento potrà essere negativamente influenzato dalla successiva gravidanza e che potrà rendersi necessario un secondo intervento (anche se magari di entità ridotta) per ripristinare la situazione precedente.

I fattori che entrano in campo in questa decisione sono:

  1. Entità dell’inestetismo
  2. Entità del disagio sofferto
  3. Età della paziente
  4. Qualità della pelle
  5. Tempo d’attesa per la gravidanza programmata

Addominoplastica e gravidanza successiva

La gravidanza certamente è un fattore predisponente agli inestetismi alla base dell’ addominoplastica: il rilassamento cutaneo addominale, accumulo adiposo e smagliature. Il dilemma di molte donne è quello sottoporsi alla procedura nel presente oppure dopo una gravidanza programmata fra qualche tempo.

La risposta in questo caso non può essere che “dipende”.

Certamente se ci sarà una gravidanza in futuro la struttura della parete addominale verrà messa a dura prova. Comunque non è un dato assolutamente certo che la gravidanza sia devastante per l’estetica addominale. Una gravidanza controllata anche nel peso con un aumento non superiore a 10 chili in una donna giovane non dovrebbe comportare alcun danno.

Se la gravidanza è programmata in tempi soggettivamente brevi è indubbio che è meglio aspettare a dopo il parto per procedere con l’addominoplastica. Se invece il disagio sofferto è marcato e l’attesa prevista è soggettivamente lunga, allora potrà essere consigliabile l’intervento immediato. La paziente dovrà essere consapevole che il risultato ottenuto dall’ intervento potrà essere negativamente influenzato dalla successiva gravidanza e che potrà rendersi necessario un secondo intervento (anche se magari di entità ridotta) per ripristinare la situazione precedente.

I fattori che entrano in campo in questa decisione sono:

  1. Entità dell’inestetismo
  2. Entità del disagio sofferto
  3. Età della paziente
  4. Qualità della pelle
  5. Tempo d’attesa per la gravidanza programmata