Pagina sulla necrosi cutanea post lifting viso a cura del dott. Carlo Alberto Pallaoro aggiornata al 26/06/2020.
Complicanza di necrosi cutanea nel lifting del viso
Il lifting del viso – intervento chirurgico indicato per il ringiovanimento del viso – prevede incisione estese e ampio scollamento cutaneo. Tale tecnica può quindi comportare un deficit temporaneo di afflusso sanguigno e ciò conseguentemente può causare una necrosi cutaneo della zona interessata. Si tratta di una complicazione statisticamente molto rara ma dagli effetti pesanti sul risultato della procedura.
La necrosi cutanea è conseguente ad una povera vascolarizzazione spesso dovuta alla tensione meccanica della pelle. Per fortuna questa complicanza è rara. Per ridurre l’ incidenza il chirurgo dovrà avvicinare i lembi cutanei con una tensione lieve.
Come avviene?
Il processo di necrosi presenta in una prima fase un colore bluastro-violaceo e poi pallore e epidermolisi. Tale meccanismo avviene durante le prime 48 ore e quindi riveste articolare importanza il controllo visivo del tessuto cutaneo a 24 / 48 ore. La necessaria medicazione compressiva per ridurre il rischio di sanguinamento può aumentare quello di necrosi.
Anche la formazione di un ematoma / sieroma può essere alla base del processo di necrosi. La precoce evacuazione degli stessi è fondamentale per ridurre l’incidenza della complicanza.
In alcuni casi ed in particolare nella regione retroauricolare è possibile verificare una necrosi di limitate dimensioni. Questa di solito non richiede una terapia chirurgica e potrà trasformarsi in una cicatrizzazione ipertrofica.