protesi mammarie guida completa

Protesi mammarie: tutto quello che devi sapere

Le protesi mammarie sono tra le soluzioni più richieste nel campo della chirurgia estetica del seno, scelte da migliaia di donne ogni anno per migliorare l’armonia del corpo, ritrovare fiducia in sé stesse o ripristinare il volume perso a seguito di gravidanza, allattamento o dimagrimento. Grazie all’evoluzione delle tecnologie e dei materiali impiegati, oggi è possibile ottenere risultati estremamente naturali e personalizzati, con un elevato grado di sicurezza.
Sottoporsi a un intervento di mastoplastica additiva è una scelta personale e significativa, che deve essere affrontata con consapevolezza e con il supporto di un team medico esperto. È importante conoscere le diverse tipologie di protesi, le tecniche chirurgiche disponibili, la durata dell’impianto e gli eventuali rischi o complicanze, così da poter prendere una decisione informata e serena.

Questa guida completa ti accompagnerà alla scoperta del mondo delle protesi mammarie: parleremo di materiali, forme e profili, approfondiremo cosa aspettarsi nel periodo post-operatorio e risponderemo alle domande più frequenti delle pazienti. Il nostro obiettivo è aiutarti a comprendere ogni aspetto dell’intervento, per capire se è davvero la soluzione giusta per valorizzare la tua bellezza in modo sicuro e armonioso.

Cosa sono le protesi mammarie?

Le protesi mammarie sono dispositivi medici utilizzati per migliorare l’estetica del seno aumentando il volume e migliorando la forma.. Rappresentano una soluzione efficace sia in ambito estetico sia ricostruttivo, offrendo risultati personalizzati in base alle caratteristiche fisiche e alle aspettative della paziente.

Quando si usano le protesi mammarie

Le protesi vengono impiegate principalmente in due contesti:

  • Chirurgia estetica del seno: per aumentare il volume mammario, correggere lievi asimmetrie o migliorare la proporzione del seno rispetto al resto del corpo.
  • Chirurgia ricostruttiva: per ricostruire il seno dopo una mastectomia (asportazione della ghiandola mammaria dovuta a patologie oncologiche), traumi o malformazioni congenite.

Le protesi mammarie sono realizzate con materiali sicuri e biocompatibili, come il silicone medicale, e devono rispettare rigorosi standard di qualità. Ogni dispositivo è sottoposto a controlli severi e certificato da enti regolatori come:

  • FDA (Food and Drug Administration, USA)
  • Marchio CE (Conformità Europea)

Queste certificazioni garantiscono che le protesi siano affidabili in termini di resistenza, durata e compatibilità con il corpo umano.

Tipi di protesi mammarie

La scelta della protesi mammaria è un aspetto fondamentale dell’intervento di mastoplastica additiva. Ogni tipo di protesi presenta caratteristiche specifiche che devono essere valutate attentamente in base alla morfologia del corpo, alla qualità dei tessuti e agli obiettivi estetici della paziente. Per questo motivo, la selezione viene sempre effettuata in accordo con il chirurgo, durante la visita specialistica.

Forma

  • Ronde: Le protesi rotonde offrono un riempimento uniforme e un volume maggiore nella parte superiore del seno, conferendo un décolleté più pieno e pronunciato. Sono ideali per chi desidera un effetto visibilmente più abbondante e tondeggiante.
  • Anatomiche: Note anche come “a goccia”, riproducono la forma naturale del seno femminile, con una proiezione maggiore nella parte inferiore. Offrono un risultato più sobrio e naturale, particolarmente indicato per pazienti con un volume mammario ridotto o che desiderano un aspetto armonioso e discreto.

Superficie

  • Lisce: Le protesi lisce hanno una superficie esterna morbida e uniforme. Consentono movimenti più naturali all’interno della tasca mammaria, ma possono avere una maggiore tendenza al riposizionamento.
  • Testurizzate: Presentano una superficie rugosa che favorisce l’adesione ai tessuti circostanti, contribuendo a una maggiore stabilità nel tempo. Questa caratteristica riduce il rischio di rotazione e può diminuire l’incidenza di contrattura capsulare.

Gel di silicone

Oltre alla forma e alla superficie, è importante considerare anche la consistenza del gel utilizzato all’interno delle protesi. Le protesi moderne contengono gel di silicone coesivo, che offre una sensazione più naturale al tatto e mantiene la forma anche in caso di rottura. Esistono diverse densità del gel, da più morbide a più consistenti, a seconda dell’effetto desiderato.

Protesi mammarie: Misure disponibili

Le protesi al seno moderne hanno una gamma molto articolata di forme, consistenza e misure. In particolare le misure disponibili vanno da circa 100 cc a oltre 700 cc. Il diametro varia da circa 10 cme a olre 17 cm. La proiezione varia da 4 a 7 cm.

La misura nella nostra esperienza più richiesta nelle donne italiane che si rivolgono alla chirurgia estetica del seno è quella di 300 cc che corrisponde ad una taglia terza abbondante o quarta partendo da una prima misura. Il concetto di misura (volume) deve essere combinato con quello della forma. L’ aumento estetico del seno dipende molto anche dal profilo (sporgenza).

La scelta della misura della protesi è basata sui seguenti fattori:

  • misure anatomiche
  • conformazione del tessuto mammario
  • aspettative della paziente

Approfondimento: Misure

Durata delle protesi mammarie

Le protesi mammarie hanno migliorato molto il risultato estetico dell’ intervento al seno grazie anche alle innovative tecniche di produzione. Non esiste una durata ufficialmente predeterminata per la sostituzione delle protesi al seno. Alla Clinica Pallaoro possiamo affermare che molte pazienti operate oltre 20 anni fa si sottopongono presso la nostra clinica ai controlli annuali di routine senza presentare assolutamente la necessità di sostituzione delle protesi.

Approfondimento: Durata

Quali rischi presenta la protesi mammaria?

Le protesi mammarie sono oggi considerate dispositivi medici sicuri, sottoposti a rigorosi controlli di qualità e certificazioni internazionali. Tuttavia, come qualsiasi intervento chirurgico, anche la mastoplastica additiva comporta dei rischi che devono essere compresi e discussi con il chirurgo durante la fase di consulenza. La consapevolezza dei potenziali rischi e delle strategie per ridurli è fondamentale per affrontare l’intervento in modo sereno e informato.

Rischi più comuni

Contrattura capsulare: Questo è il rischio più comune associato alle protesi mammarie. Si tratta di una reazione naturale del corpo che forma una capsula fibrosa attorno alla protesi. In alcuni casi, questa capsula può indurirsi e comprimere la protesi, causando dolore, deformità estetica e, nei casi più gravi, la necessità di una revisione chirurgica. Le moderne protesi testurizzate hanno ridotto significativamente questo rischio.

Rottura o sgonfiamento della protesi: Le protesi mammarie possono subire una rottura, anche se con le protesi in gel coesivo il rischio è estremamente basso. In caso di rottura, il gel rimane all’interno della capsula senza disperdersi nei tessuti circostanti, rendendo la situazione gestibile e sicura. Le protesi saline, invece, tendono a sgonfiarsi rapidamente in caso di rottura, rendendo necessario un intervento tempestivo.

Infezioni: Le infezioni possono verificarsi entro le prime settimane dall’intervento. Sono trattabili con antibiotici nella maggior parte dei casi, ma in situazioni più gravi potrebbe essere necessario rimuovere temporaneamente la protesi per permettere una guarigione completa.

Asimmetria o risultato insoddisfacente: Anche se il chirurgo lavora per ottenere un risultato simmetrico, piccole differenze possono verificarsi a causa della guarigione o di differenze anatomiche preesistenti.

Seroma: L’accumulo di liquido intorno alla protesi può causare gonfiore e disagio. Spesso si risolve spontaneamente, ma in alcuni casi potrebbe essere necessario drenare il liquido.

Dolore persistente: Una piccola percentuale di pazienti può sperimentare dolore cronico nell’area del seno, legato alla compressione nervosa o ad altri fattori post-operatori.

Tumore anaplastico a grandi cellule associato a protesi testurizzate (BIA-ALCL): Sebbene estremamente raro, questo tumore è stato associato a specifici tipi di protesi testurizzate. Il rischio è molto basso, ma il chirurgo deve discuterne con la paziente e scegliere la protesi più adeguata in base al profilo di rischio personale.

Approfondimento: Rischi

Protesi mammarie: Gravidanza e allattamento

La gravidanza è un meraviglioso periodo nella vita di una donna che modifica la forma del corpo della stessa in funzione dell’avvento del bambino. Si verifica un normale aumento di peso e nella fase finale uno sviluppo del seno legato alla produzione di latte (allattamento). Tale fenomeno avviene in maniera identica nelle donne con protesi  con la differenza che il volume mammario soggetto a modifiche risulta essere minore. Se una donna senza protesi ha una terza misura si prevede che la crescita in fase di gravidanza possa essere marcata. Se invece la terza misura ha una protesi, lo sviluppo del seno sarà marcatamente minore.

Approfondimento: Gravidanza

Protesi mammarie incapsulate

La contrattura capsulare o incapsulamento della protesi è la più ricorrente complicanza associata all’inserimento di protesi al seno. Durante la guarigione, si forma una sottile capsula fibrosa attorno alla protesi. Tale formazione corrisponde alla normale reazione del corpo all’inserimento dell’impianto.

Questa capsula fibrosa è generalmente morbida e non causa problemi. Tuttavia, in alcuni casi, può diventare eccessivamente dura e contratta, comprimendo la protesi e causando disagio o dolore. Questo fenomeno può anche alterare l’aspetto estetico del seno, rendendolo più rigido al tatto e talvolta deformato.

La contrattura capsulare può essere classificata in diversi gradi, a seconda della severità dei sintomi e dell’impatto estetico:

  • Grado I: La capsula è morbida e il seno appare e si sente naturale.
  • Grado II: La capsula è leggermente dura, ma il seno appare ancora naturale.
  • Grado III: La capsula è più dura e il seno inizia a mostrare deformazioni visibili.
  • Grado IV: La capsula è molto dura, causando dolore e deformità significative.

Le cause esatte della contrattura capsulare non sono completamente comprese, ma alcuni fattori di rischio includono infezioni, emorragie, e la scelta di protesi con superficie liscia rispetto a quelle con superficie testurizzata.

Alla Clinica Pallaoro, vengono adottate misure preventive per ridurre il rischio di contrattura capsulare, come l’uso di tecniche chirurgiche avanzate e la selezione di protesi testurizzate di alta qualità. In caso di contrattura capsulare, è possibile intervenire con trattamenti specifici, che vanno dalla terapia farmacologica alla revisione chirurgica dell’impianto.

Approfondimento: Protesi seno incapsulata

Protesi seno: Rottura

La Clinica Pallaoro utilizza esclusivamente protesi di altissima qualità prodotte da aziende rinomate che possono offrire standard di produzione elevati. Grazie ai numerosi test clinici eseguiti e ai rigorosi controlli di qualità durante la produzione, l’incidenza di rottura è estremamente bassa.

Cause della Rottura
La rottura di una protesi mammaria può verificarsi per diversi motivi, tra cui l’invecchiamento della protesi, traumi al torace o difetti di fabbricazione. Tuttavia, le moderne protesi sono progettate per essere molto resistenti e durature.

Segnali di Rottura
È importante essere consapevoli dei possibili segnali di rottura di una protesi. Questi possono includere cambiamenti nella forma o nella dimensione del seno, dolore o sensibilità al seno, noduli o gonfiore. In caso di sospetta rottura, è fondamentale consultare il chirurgo estetico per una valutazione immediata.

Diagnosi della Rottura
La diagnosi di una rottura della protesi può essere confermata attraverso esami di imaging, come ecografie, risonanze magnetiche (MRI) o mammografie. Questi esami permettono di visualizzare l’integrità della protesi e identificare eventuali anomalie.

Gestione della Rottura
Se una protesi mammaria si rompe, è necessario rimuoverla o sostituirla. La procedura per la sostituzione di una protesi rotta è generalmente simile a quella dell’impianto originale, ma può richiedere un intervento aggiuntivo per rimuovere eventuali residui di silicone in caso di rottura di una protesi al silicone.

Prevenzione
Per ridurre ulteriormente il rischio di rottura, è importante seguire le raccomandazioni del chirurgo estetico e sottoporsi a controlli periodici. Le pazienti dovrebbero anche evitare traumi al seno e informare il medico di qualsiasi sintomo sospetto il prima possibile.

Approfondimento: Rottura della protesi al seno

Protesi seno: Cancro

Diversi studi scientifici hanno confermato l’assenza di rapporto tra l’inserimento della protesi al seno e l’aumento del rischio di cancro alle mammelle. Donne portatrici di protesi hanno una probabilità uguale di ammalarsi di tumore al seno rispetto alle donne che non si sono sottoposte alla mastoplastica additiva.

Studi scientifici e risultati

Numerosi studi epidemiologici hanno valutato l’incidenza del cancro al seno nelle donne con protesi mammarie rispetto a quelle senza. La maggior parte di questi studi non ha riscontrato un aumento significativo del rischio di cancro al seno dovuto alla presenza delle protesi. Ad esempio, una revisione sistematica condotta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità ha concluso che le protesi mammarie non sono associate a un aumento del rischio di cancro al seno.

Monitoraggio e diagnosi

È importante notare che la presenza di protesi mammarie non interferisce con le tecniche di screening per il cancro al seno. Esami come la mammografia, l’ecografia e la risonanza magnetica possono essere effettuati anche in presenza di protesi. Tuttavia, è fondamentale informare il radiologo sulla presenza delle protesi per consentire una valutazione accurata.

Rischio di Linfoma Anaplastico a Grandi Cellule (ALCL)

Sebbene non ci sia un aumento del rischio di cancro al seno, alcune ricerche hanno evidenziato un’associazione tra protesi mammarie testurizzate e un tipo raro di linfoma chiamato linfoma anaplastico a grandi cellule (ALCL). Questo tipo di linfoma è raro e trattabile, ma è importante che le pazienti siano informate e che monitorino qualsiasi cambiamento nel seno, come gonfiore o formazione di noduli.

Prevenzione e consapevolezza

Le pazienti con protesi mammarie devono continuare a seguire le linee guida standard per la prevenzione del cancro al seno, inclusi gli autoesami regolari e le mammografie secondo le raccomandazioni del proprio medico. È cruciale mantenere un dialogo aperto con il proprio medico e sottoporsi a controlli regolari per garantire la salute a lungo termine.

Le protesi mammarie non aumentano il rischio di cancro al seno. Le donne che scelgono di sottoporsi a una mastoplastica additiva possono sentirsi rassicurate riguardo alla sicurezza delle protesi in relazione al rischio di cancro. Tuttavia, è essenziale rimanere informate e partecipare attivamente alla propria salute attraverso monitoraggi e controlli regolari.

Approfondimento: Cancro

FAQ su Protesi Mammarie

Che cosa sono le protesi mammarie?

Le protesi mammarie sono dispositivi medici utilizzati per aumentare il volume del seno o per ripristinarne la forma in seguito a interventi chirurgici o condizioni congenite. Vengono impiegate nella mastoplastica additiva per ottenere un seno più voluminoso, armonioso e proporzionato al corpo della paziente.

Quali sono i tipi di protesi mammarie disponibili?

Le protesi possono essere tonde o anatomiche, con rivestimento liscio o testurizzato, e sono solitamente riempite con gel di silicone coesivo. La scelta dipende da fattori come anatomia del torace, desiderio estetico e indicazioni mediche specifiche.

Qual è la differenza tra protesi tonde e anatomiche?

Le protesi mammarie tonde conferiscono maggiore pienezza al polo superiore del seno, mentre le anatomiche (a goccia) garantiscono un effetto più naturale, seguendo il profilo fisiologico del seno. Il chirurgo valuterà quale tipologia sia più adatta al risultato desiderato.

Le protesi mammarie sono sicure?

Sì, le protesi al seno moderne sono sicure e certificate a livello internazionale. Vengono sottoposte a severi controlli di qualità. È comunque importante affidarsi a una clinica specializzata e a chirurghi con comprovata esperienza nella chirurgia estetica del seno.

Dopo quanto tempo si vedono i risultati definitivi?

I risultati sono visibili da subito, ma il gonfiore post-operatorio richiede alcune settimane per stabilizzarsi. Il risultato definitivo delle protesi mammarie si apprezza pienamente dopo circa 3-6 mesi, quando i tessuti si sono adattati alla nuova forma.

Quanto durano le protesi mammarie?

Le protesi mammarie non hanno una scadenza fissa. Possono durare oltre 15-20 anni, ma è consigliato un monitoraggio periodico per verificare l’integrità del dispositivo e intervenire solo se necessario. Alcune pazienti scelgono di sostituirle dopo un certo numero di anni per motivi estetici.

L’intervento lascia cicatrici visibili?

Le incisioni chirurgiche vengono realizzate in punti strategici (sotto il solco mammario, intorno all’areola o nell’ascella), in modo da minimizzare la visibilità delle cicatrici. Con il tempo e le corrette cure, le cicatrici diventano poco percettibili.

È possibile allattare dopo aver messo le protesi al seno?

Sì, nella maggior parte dei casi l’allattamento è possibile anche dopo l’intervento di protesi mammarie. La tecnica chirurgica moderna preserva i dotti galattofori e la funzionalità della ghiandola mammaria.

Le protesi mammarie si possono rompere?

È un evento raro, ma può succedere a causa di traumi intensi o dopo molti anni dall’intervento. Le protesi in silicone coesivo moderne non provocano la fuoriuscita del contenuto perché il gel è solido e mantiene la forma anche in caso di rottura.

Quanto costa mettere le protesi mammarie?

Il prezzo varia in base alla tipologia di protesi scelta, alla complessità dell’intervento e alla struttura. Presso la Clinica Pallaoro è possibile chiedere una consulenza online gratuita. I costi della mastoplastica additiva sono pubblicati nella pagina dedicata.

5 cose da sapere sulle protesi mammarie

  1. Tipologie di Protesi: Esistono due principali tipi di protesi mammarie: rotonde e anatomiche (a goccia). Le protesi rotonde offrono un volume uniforme che dona un aspetto più pieno nella parte superiore del seno, mentre le protesi anatomiche imitano la forma naturale del seno, risultando in un aspetto più naturale.
  2. Materiali Utilizzati: Le protesi possono essere riempite con gel di silicone coesivo o soluzione salina. Il gel di silicone è noto per la sua consistenza simile a quella del tessuto mammario naturale, mentre la soluzione salina è sterile e può essere facilmente assorbita dal corpo in caso di rottura della protesi.
  3. Superfici delle Protesi: Le protesi mammarie possono avere una superficie liscia o testurizzata. Le protesi con superficie testurizzata sono progettate per ridurre il rischio di contrattura capsulare, una complicanza in cui il tessuto cicatriziale si forma attorno alla protesi, causando indurimento e potenzialmente deformazione.
  4. Durata e Sostituzione: Le protesi mammarie non sono dispositivi a vita. La maggior parte delle protesi moderne dura tra 10 e 20 anni, ma alcune possono durare più a lungo. È importante sottoporsi a controlli regolari e considerare la possibilità di sostituzione o revisione nel corso del tempo.
  5. Sicurezza e Regolamentazione: Le protesi mammarie utilizzate alla Clinica Pallaoro sono approvate dalle principali autorità sanitarie, come la FDA negli Stati Uniti e la CE in Europa. Queste certificazioni garantiscono che le protesi siano state testate per sicurezza ed efficacia.