Protesi seno Rischi dell’intervento

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Ogni procedura chirurgica comprende rischi insiti nella specifica tipologia d’ atto medico. La mastoplastica additiva, prevedendo anche l’ inserimento di una protesi al seno, presenta rischi legati anche al dispositivo medico oltre a quelli generali (infezione, sieroma, ematoma, eccessivo sanguinamento, ecc).

L’inserimento di protesi al seno ha i seguenti rischi specifici:

Protesi seno Rischi di contrattura capsulare

La contrattura capsulare o incapsulamento della protesi è la più ricorrente complicanza associata all’ inserimento di protesi al seno. Durante la guarigione si forma una sottile capsula fibrosa attorno alla protesi. Tale formazione corrisponde alla normale reazione del corpo all’ inserimento dell’ impianto.

Tale capsula normalmente è sottile e impalpabile. In casi particolari può ispessirsi e comprimere la protesi portando all’ indurimento del seno e alla modifica della forma. La contrattura capsulare ha un’incidenza del 4-5% dei casi entro i primi 10 anni dall’ intervento. Questa complicanza non rappresenta un rischio per la salute ma esclusivamente un rischio per la bontà estetica del risultato con eventuale sensazione di disagio. La manipolazione specifica del seno riduce questo rischio della mastoplastica additiva.

Difetti di produzione delle protesi seno

I difetti di produzione delle protesi al seno erano più frequenti  nel decennio 70 – 80. Le protesi avevano un guscio sottile ed erano riempite con un gel a bassa poco coesivo. Con l’invecchiamento l’involucro si deteriorava fino alla rottura. La fuoriuscita di silicone era comunque limitata dalla capsula fibrosa periprotesica, prodotta dall’organismo in risposta alla protesi.

Il fenomeno di “silicone bleeding” e cioè la trasudazione di piccolissime gocce di silicone si potevano teoricamente spostare in altre parti del corpo. Tutte le ricerche scientifiche non hanno mai provato alcun meccanismo dannoso per la salute.  Ovviamente se si tratta di silicone di grado medicale.

Gli impianti mammari prodotti più recentemente  sono molto più sicure con conseguente diminuzione dei rischi della protesi seno. Il guscio ha più strati  ed il gel di silicone contenuto è coesivo. La complicanza in questione è praticamente scomparsa.

Infezioni

Tra i rischi della protesi seno va considerata anche l’infezione. Quando la complicanza si verifica, è possibile che le protesi debbano essere rimosse ed eventualmente reinserite dopo congruo periodo dopo la completa guarigione.

Le infezione post protesi al seno devono essere trattate con adeguata terapia antibiotica. Per ridurre l’ incidenza di questo rischio la paziente viene sottoposta a profilassi a antibiotica durante e dopo la mastoplastica additiva.

Tumore al seno

Diversi studi scientifici hanno confermato l’ assenza di rapporto tra l’inserimento della protesi al seno e l’ aumento del rischio di cancro alle mammelle. Donne portatrici di protesi hanno una probabilità uguale di ammalarsi di tumore al seno rispetto alle donne che non si sono sottoposte alla mastoplastica additiva.

Alcune recenti ricerche mediche hanno collegato in rarissimi casi la possibilità di sviluppare un carcinoma a seguito dell’impiego di uno specifico tipo di protesi. Sotto accusa più che il silicone, le caratteristiche della testurizzazione della superficie della protesi.

Infezioni

Tra i rischi della protesi seno va considerata anche l’infezione. Quando la complicanza si verifica, è possibile che le protesi debbano essere rimosse ed eventualmente reinserite dopo congruo periodo dopo la completa guarigione.

Le infezione post protesi al seno devono essere trattate con adeguata terapia antibiotica. Per ridurre l’ incidenza di questo rischio la paziente viene sottoposta a profilassi a antibiotica durante e dopo la mastoplastica additiva.

Tumore al seno

Diversi studi scientifici hanno confermato l’ assenza di rapporto tra l’inserimento della protesi al seno e l’ aumento del rischio di cancro alle mammelle. Donne portatrici di protesi hanno una probabilità uguale di ammalarsi di tumore al seno rispetto alle donne che non si sono sottoposte alla mastoplastica additiva.

Alcune recenti ricerche mediche hanno collegato in rarissimi casi la possibilità di sviluppare un carcinoma a seguito dell’impiego di uno specifico tipo di protesi. Sotto accusa più che il silicone, le caratteristiche della testurizzazione della superficie della protesi.